“Serve più sicurezza e illuminazione” – Torino Oggi
Prostituzione, spaccio di droga e aggressioni. E’ questo lo scenario di degrado con cui si trovano a fare i conti i lavoratori del Centro Meccanizzato delle Poste Italiane di via Reiss Romoli 44.Nel polo logistico di Basse di Stura, dove vengono smistate lettere, ma soprattutto i pacchi, sono presenti circa 600 dipendenti di cui 320 donne e 260 uomini.
Poca sicurezza e mancanza di illuminazione
“I problemi che si trascinano da anni – ha spiegato Alberto Revel, Segretario Generale Slc Cgil Torino – sono due e sono già stati sollevati a Poste”. Il Centro è di fatto sempre operativo e funziona su cicli. La zona è servita da bus fino a via Reiss Romoli, ma essendo il polo collocato in un interno non arriva nessun mezzo pubblico.
“Un disagio – ha aggiunto il sindacalista – che si aggrava con il turno notturno, perché chi inizia alle 2 non può arrivare con il bus”. “C’è poi – proseguito Revel – un problema di sicurezza: manca l’illuminazione e negli anni sono avvenuti anche delle aggressioni”.
Altri servizi logistici
Ma in via Reiss Romoli 44, come ha chiarito Nunzia Mastropasqua della Slc Cgil Torino, non ci sono solo i lavoratori di Poste. “Sono presenti anche quelli dei servizi in appalto, altre duecento persone in più circa”. Altro problema, come ha spiegato Massimiliano La Fauci di Slc Cgil Piemonte, è che all’interno del polo logistico lavorano molti uomini e donne con difficoltà di deambulazione. “La politica occupazionale – ha spiegato – è strutturata in modo tale che chi non più idoneo a fare il postino viene spostato all’interno stabilimento”.
Le richieste
Le richieste avanzata quindi dal sindacato sono due: avere una fermata bus o comunque un potenziamento del passaggio dei mezzi pubblici verso il Centro Meccanizzato, oltre a nuovi lampioni. La commissione Trasporti, guidata dal presidente Tony Ledda, ha già fatto un sopralluogo in zona.
Una possibilità, come ha spiegato Dorotea Castiglione (M5S), è che il Comune faccia da tramite per aprire un dialogo tra Gtt e Poste. Il Gruppo usa ad esempio dei servizi di bus specifici per portare i dipendenti negli stabilimenti fuori orario. Più complessa invece la questione dell’illuminazione pubblica: l’area del Centro Meccanizzato appartiene a Poste, mentre la via di accesso circostante ad altri privati.
Il Comune quindi non può mettere i lampioni. “Per legge – hanno chiarito gli uffici – non possiamo intervenire sulla proprietà privata”.