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Serie A: fumata bianca per presidenza, Simonelli eletto con 14 voti

Arriva ai 14 voti necessari Ezio Maria Simonelli, appena eletto come nuovo presidente della Lega Serie A dall’assemblea dei 20 club. Simonelli succede a Lorenzo Casini che ha deciso di non ricandidarsi alla guida dell’organismo che raccoglie l’élite del calcio italiano, regolandone l’attività sportiva ed economica, in particolare quella legata ai diritti tv.

La carriera

Maceratese, classe 1958, nel 1980 si è laureato in economia e commercio all’università di Perugia. Trapiantato a Milano, nel suo ruolo di commercialista ha collaborato con Silvio Berlusconi, entrando a far parte – tra l’altro – della galassia di società che ruotavano attorno all’ex premier. Ha fatto parte, anche nella veste di presidente – prima di dimettersi proprio in vista dell’elezione al vertice della Lega – dei collegi sindacali, tra gli altri, di Mondadori e Mediaset. Ricopre il ruolo di presidente anche del collegio sindacale del gruppo Sisal. Della Lega Serie A, Simonelli è già stato reggente, mentre ha tentato la corsa alla presidenza di quella di Serie B tre anni fa, uscendo sconfitto. In suo favore si espressero solo due elettori, mentre in 16 optarono per la conferma di Mauro Balata.

L’elezione federale

La Lega che eredita Simonelli da Casini peserà di più in seno al Consiglio federale della Figc, dopo l’approvazione del nuovo statuto che consegna a via Rosellini un consigliere in più (da 3 a 4) e il 30% del peso elettorale. La prossima sfida, anche in vista delle elezioni federali del 3 febbraio 2025, sarà unire una Lega che si è mostrata spaccata in molti degli ultimi momenti cruciali del dibattito politico sportivo. Non ultimo, proprio il nome che la Lega intenderà appoggiare nella corsa alla guida della Federcalcio nel prossimo quadriennio olimpico.

Proprio il presidente della Figc, Gabriele Gravina ha salutato l’elezione di Simonelli con favore: «Auguri di buon lavoro a Ezio Simonelli, persona seria e appassionata che stimo molto. La sua elezione rappresenta un segnale indiscutibile di ritrovata sintonia e serenità all’interno della Lega, l’attuale clima propositivo sono sicuro favorirà una nuova stagione di collaborazione con la FIGC e con tutte le componenti federali, con l’obiettivo di sviluppare al massimo tutte le potenzialità del calcio italiano».

La questione eleggiblità

Nella prima votazione, lo scorso 9 dicembre, si erano materalizzati due schieramenti con i top club e le proprietà americane schierati a favore dell’unico candidato ufficiale Ezio Maria Simonelli (che aveva ottenuto 13 voti) e la minoranza guidata dal patron della Lazio Claudio Lotito che aveva espresso sei schede bianche. Un voto nel segreto dell’urna era stato espresso per Mario Draghi.


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