Serate a scrocco nel locale e offerte di “protezione” per evitare problemi, a processo per tentata estorsione
Dopo tanti soprusi fatti di conti non pagati e richieste di pizzo il titolare di un locale di Bellaria ha trovato la forza di ribellarsi e denunciare ai carabinieri l’uomo che lo taglieggiava. La presunta vittima, secondo quanto raccontato ai militari dell’Arma, era finita nel mirino di un 48enne campano che aveva iniziato a frequentare l’attività di uno straniero 50enne. Serate fatte di giri di drink e cibo sempre “offerti” dall’imputato che però, quando si presentava alla cassa, puntualmente non pagava il conto limitandosi a fare velate minacce al proprietario.
Leggi le notizie di RiminiToday su WhatsApp: iscriviti al canale
Il 50enne, nella sua denuncia, ha spiegato dettagliatamente i comportamenti dello campano che, in una occasione, quando si è visto presentare lo scontrino invece di saldare si era limitato a dire: “Sei tu che mi devi pagare, non io… Con 5mila euro ti diamo sicurezza”. Gli episodi denunciati risalgono al 2021 e, in pieno periodo Covid, il 48enne avrebbe obbligato il proprietario del locale a infrangere le direttive per combattere la pandemia. In particolare il titolare sarebbe stato costretto a tenere aperta l’attività anche dopo le 22 per continuare a servire da bere al 48enne e ai suoi amici. Per il campano, difeso dall’avvocato Piero Martini Ippoliti, è arrivato il rinvio a giudizio chiesto al gip dal sostituto procuratore Annadomenica Gallucci e, nei prossimi giorni, nei suoi confronti si aprirà il processo con l’accusa di tentata estorsione.
Source link