Lazio

sequestrata maxi discarica abusiva a Ciampino

Un tempo era un hotel, un parcheggio per i viaggiatori in transito, un luogo di passaggio e di sosta. Oggi, invece, l’ex struttura “Alta Quota”, a pochi metri dalle piste dell’aeroporto di Ciampino, si era trasformata in una vera e propria bomba ecologica a cielo aperto.

Rifiuti edili, carcasse di auto e mezzi pesanti, pneumatici abbandonati, perfino fusti carichi di oli minerali corrosivi: un panorama di degrado e pericolo ambientale che non è passato inosservato agli occhi della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.

Così, nelle scorse ore, i militari del Comando Provinciale di Roma, insieme agli agenti della Polizia di Frontiera di Ciampino, hanno eseguito un blitz nell’area, disponendo un sequestro preventivo d’urgenza che è stato poi convalidato dall’Autorità giudiziaria capitolina.

Una discarica a due passi dai voli

La situazione era più grave del previsto. L’ex hotel, acquisito nel 2023 al patrimonio di Roma Capitale, era diventato negli anni un luogo dimenticato, lontano dai riflettori ma pericolosamente vicino alla pista di decollo e atterraggio dell’aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino.

Non solo degrado e accumulo incontrollato di rifiuti, ma anche un rischio per la sicurezza del traffico aereo: una simile discarica, situata a ridosso dello scalo, avrebbe potuto interferire con il movimento dei velivoli.

Gli accertamenti hanno rivelato anche un altro dettaglio inquietante: il tempo e le intemperie stavano lentamente trasformando l’area in una minaccia ambientale.

Gli agenti atmosferici, filtrando tra i rifiuti e i contenitori di sostanze potenzialmente tossiche, rischiavano di far penetrare gli agenti inquinanti nel suolo, con conseguenze pericolose per l’ecosistema circostante e per la salute pubblica.

Un rifugio tra i rifiuti

In mezzo a questo scenario di abbandono, tra rottami arrugginiti e rifiuti sparsi ovunque, aveva trovato casa anche una colonia felina censita dal Comune di Roma.

Durante l’operazione di sequestro, le autorità hanno assicurato che gli animali venissero protetti e trasferiti in un luogo sicuro, evitando che anche loro rimanessero vittime di una situazione fuori controllo.

Il sequestro e le indagini

Dopo il blitz, l’area è stata posta sotto sequestro e le indagini proseguono per risalire ai responsabili del degrado e dell’abbandono indiscriminato di rifiuti.

Chi ha trasformato un’ex struttura alberghiera in una discarica abusiva? Da quanto tempo questo scempio si consumava nell’indifferenza generale?

Le forze dell’ordine non escludono la possibilità di ulteriori sviluppi nell’inchiesta, mentre l’area dovrà essere bonificata per scongiurare danni irreversibili all’ambiente.

Ancora una volta, la cronaca racconta di un pezzo di città abbandonato a sé stesso, di una ferita aperta nel tessuto urbano che solo l’intervento delle forze dell’ordine ha potuto portare alla luce. E ora, resta da capire se questa storia si concluderà con un recupero e una rinascita o con l’ennesimo spazio dimenticato.


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