Sardegna

Sequestrarono tre giovani a scopo di estorsione: tre persone di Galtellì nei guai

Dovranno scontare una pena residua di 9 anni e 1 giorno di reclusione Davide Manca (32 anni), Marco Manca (34anni) e Dario Solinas (32 anni), tutti originari di Galtellì e accusati di un sequestro di persona lampo a scopo di estorsione avvenuto a Milano nell’aprile del 2023. I tre in accordo con  la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano e i Carabinieri di Galtellì, nella mattinata del 17 giugno scorso, si sono costituiti presso la casa circondariale di Alghero per poi essere trasferiti a Bancali.

IL PREGRESSO – Alla base del sequestro ci sarebbe la richiesta di un risarcimento per due orologi di pregio e  50mila euro  di criptovalute – regolarmente detenuti da Davide Manca e sottratti  da parte dei tre fratelli rapiti.  I tre “sequestratori” avrebbero anche denunciato la truffa, già ritenuta provata dal presidente della Corte di Assise di Milano.

IL RAPIMENTO – Presi accordi con le vittime, i fratelli Manca e Solinas prenotano un bed & breakfast in via Magolfa, vicino ai Navigli e, da Galtellì, dove risiedono, si recano a Milano per due giorni. A Milano incontrano i tre fratelli, prima in un ristorante e poi nell’appartamento in questione, dove nasce una colluttazione, nell’ambito della quale i tre fratelli hanno la peggio e vengono legati con fascette da elettricista. In seguito, utilizzando  lo smartphone di una delle vittime, i Manca e Solinas contattano il genitore dei tre fratelli, minacciandolo e chiedendo 120.000 euro in bitcoin per il loro rilascio.

Invece di cedere al ricatto, i genitori delle vittime si rivolgono ai Carabinieri di Nerviano che avviano le indagini e, grazie alle tracce telefoniche, riescono rapidamente a individuare l’appartamento. Poco prima di mezzanotte, i militari fanno irruzione nel bed & breakfast, liberano gli ostaggi e arrestano in flagranza i tre sequestratori, che vengono poi trasferiti nel carcere di San Vittore. Una delle vittime, viene accompagnata all’ospedale di Legnano per alcune lesioni non gravi, guaribili in pochi giorni.

IL PROCESSO – Durante  il processo e prima della condanna definitiva, i tre imputati ottengono i domiciliari presso le loro residenze con autorizzazione a recarsi al lavoro. Pochi giorni prima del processo in Cassazione, poi, vengono scarcerati dalla Corte d’Assise di appello di Milano.
Martedì scorso, infine, decidendo di non sottrarsi alla giustizia, Solinas e i fratelli Manca si sono consegnati spontaneamente alla caserma dei Carabinieri di Alghero. Attualmente si trovano nel carcere di Sassari, dove sconteranno la pena per quello che gli investigatori hanno definito un “sequestro-lampo” .


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