Separazione delle carriere, il Congresso forense snobba il viceministro Sisto. Lui attacca l’Anm
I congressisti hanno disertato la platea mentre il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto parlava di separazione delle carriere e di «reattività scomposta» dell’Anm durante il Congresso nazionale forense in corso a Torino. Un’immagine notevolmente diversa rispetto alle sedute piene di questa mattina all’inaugurazione del congresso al Teatro Regio con circa duemila persone presenti: si faceva fatica a trovare posto. Alcuni non sono proprio andati, altri si sono alzati. Fatto sta che la platea era semivuota.


La separazione delle carriere “è una riforma che non è contro ma per il cittadino ed è una riforma anche a favore della magistratura perché libera i magistrati liberi dal gioco delle correnti”, ha detto Sisto. Poi ha sottolineato “la reattività scomposta dell’Anm rispetto alla riforma, una reattività inaccettabile. I comitati per il “no” stilati e licenziati dalla Anm io li trovo in contrasto con quanto il presidente Mattarella il 28 maggio 2025, ha detto ai giovani uditori quando ha invitato la magistratura all’umiltà, alla misura al rispetto, alla capacità di essere e apparire all’interno del proprio ruolo”.
“Io credo che ci sia il dovere – ha aggiunto Sisto – nessuno obbliga nessuno ad essere magistrato, come nessuno ci obbliga ad essere avvocati, ma se tu sei magistrato devi garantire al cittadino imparzialità, terzietà, autonomia e indipendenza. Se, come abbiamo letto in questi giorni, prossimamente ci sarà una manifestazione presso il tribunale di Napoli dove nell’aula di giustizia sarà presentato un comitato per il no, io dico che questo non è un linea con le parole del presidente della Repubblica. Probabilmente queste iniziative scomposte saranno poi un boomerang nell’ambito della lettura del referendum”.
Domani il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parteciperà al panel “Le nuove frontiere della giustizia” al centro congressi Lingotto.
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