Senaldi schiaffeggia l'Europa sul Medio Oriente: “Solo una spettatrice”
Nel marasma generale che sta capitando davanti ai nostri inermi occhi in Medio Oriente, con Israele che dopo aver raso al suolo Gaza è impegnata in un altro conflitto sul fronte iraniano, molti si chiedono qual è il nostro ruolo. Cosa possiamo fare, come Europa e come Italia, per arginare un fiume che deborda ovunque? A questo legittimo quesito ha provato a offrire una risposta Pietro Senaldi, intervenuto in collegamento con lo studio di 4 di Sera nel corso della puntata del 21 giugno: “L’Iran non intende dialogare con l’Europa. Proviamo a darci un ruolo che, purtroppo, i nostri interlocutori non ci riconoscono”.
Insomma, la prospettiva del condirettore di Libero non è delle più rosee. Anche perché – ammette l’ospite dei conduttori Roberto Poletti e Francesca Sbarra – nonostante i cordiali rapporti che intercorrono tra gli Stati Uniti di Donald Trump e l’Italia di Giorgia Meloni, “non credo che il nostro governo possa arrivare dove tutta l’Europa non arriva”. Le uniche due potenze credibili dietro il conflitto israelo-iraniano sono le solite note: America, lato Israele, e Russia, che ombreggia a protezione dell’Iran. Senaldi, a conclusione del suo intervento, intravede nella condotta politica e decisionale del Presidente degli Stati Uniti una forte indecisione: “Trump è il leader del paese più potente e ricco del pianeta, eppure è lì che non sa che cosa fare. Mi sembra che l’Iran non stia recependo i suoi avvertimenti, figuriamoci se starebbe a sentire l’Italia”.
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