Semestre aperto Medicina, la penalità crolla da –0,25 a –0,10, ma servono sempre 18/30

Una piccola, ma sostanziale modifica che può fare la differenza tra l’ingresso in aula e la lista d’attesa. Con un decreto firmato dal ministro dell’Università e della Ricerca, la penalità applicata a ogni risposta errata nei test d’ingresso a Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria scende da –0,25 a –0,10 punti. Resta invariato il punteggio assegnato alle risposte corrette (1 punto) e a quelle omesse (0 punti).
Cosa cambia per i candidati
Maggiore tolleranza all’errore – Il nuovo coefficiente di penalizzazione riduce di oltre la metà l’impatto di una risposta sbagliata. In termini pratici, dieci errori costeranno 1 punto anziché 2,5.
Valutazione in trentesimi – Il punteggio grezzo verrà convertito in scala 30/30, con possibilità di lode per i migliori elaborati.
Soglia di idoneità fissata a 18/30 – Per accedere alla graduatoria nazionale ogni prova deve raggiungere almeno 18/30; i voti non sono compensabili tra i diversi esami del “semestre aperto”.
Perché la correzione
L’obiettivo dichiarato del Ministero è stimolare la risposta ragionata, evitando che un sistema punitivo spinga i candidati a lasciare troppe domande in bianco. La revisione tiene conto delle segnalazioni arrivate dagli atenei e dagli stessi studenti, secondo cui la precedente penalità rischiava di accentuare la componente di “azzardo” nei quiz a risposta multipla.
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