Selezioni su misura a Crotone. Così funzionava il “sistema Sisca”
C’è anche la selezione cucita su misura per una docente precaria, figlia di un ex dirigente del Comune di Crotone, tra i casi di presunta “gestione privatistica” dell’istituto scolastico superiore “Pertini Santoni” da parte dell’ex preside Ida Sisca, oggi in pensione. Emergono particolari dalle carte dell’inchiesta della Procura di Crotone, che coinvolge in tutto 23 persone, sull’ipotizzato sistema di corruzione e favori messo in piedi, tra il 2021 e il 2022, dalla 69enne ex dirigente scolastica. La quale, mercoledì, è finita agli arresti domiciliari insieme al genero Ernesto Calabretta di 40 anni. Sotto la lente dei carabinieri di Crotone che hanno condotto le indagini è finito il concorso “Dove c’è scuola: Always inclusive”, finanziato con 169 mila euro dalla Regione. Il cui esito – secondo l’accusa – sarebbe stato deciso a tavolino da Isca per favorire la figlia di Gianfranco De Martino, 74enne ex figura apicale dell’ente di piazza della Resistenza.
L’insegnante, infatti, nel 2022 sarebbe risultata tra gli aggiudicatari del progetto senza che la sua domanda di partecipazione, presentata tardivamente, fosse stata vagliata dalla commissione. Ma l’iter del bando si fermò alla graduatoria provvisoria per l’intervento degli inquirenti che, in quei giorni, effettuarono una perquisizione per cercare gli atti del concorso. La vicenda contestata prese piede il 25 marzo 2022. In quell’occasione, l’ex dirigente scolastica contattò De Martino, suo amico, per inviargli la bozza del bando affinché – è la tesi della Procura – potesse suggerirle dei suggerimenti da apportare al fine di agevolare la figlia. E la documentazione – scrive la gip Elisa Marchetto – venne adeguata alle esigenze lavorative ed ai tempi della “predestinata”.
E la riprova di ciò, si sarebbe avuta successivamente dai componenti della commissione, designati a loro insaputa da Sisca, per la selezione. I commissari, solo sulla carta, riferirono agli investigatori che l’organismo di valutazione non si riunì mai. E che quindi era stata l’allora preside a siglare i provvedimenti di assegnazione degli incarichi agli idonei del concorso “incriminato”. Dello stesso tenore sarebbe poi stata la selezione, a febbraio 2022, per reclutare 25 educatori per l’assistenza di alunni disabili. Anche in questo caso Sisca ed i commissari si sarebbero dati da fare per inserire in graduatoria un’insegnante da favorire. Per la quale l’ex preside predispose un secondo bando per farlo vincere all’educatrice “raccomandata”, sebbene priva di titoli e con documentazione incompleta e inoltrata in ritardo. «L’abbiamo fatto apposta per te», le parole di Sisca alla docente.
Gli interrogatori
Ieri Sisca e Calabretta, difesi dagli avvocati Mario Nigro, Giuseppe Barbuto e Antonio Poerio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande della gip che ha confermato la misura cautelare dei domiciliari.
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