sei sono under14, quindi non punibili
MONTEGRANARO Avrebbero costretto una ragazzina, dietro minacce, a registrare un video intimo, che poi hanno divulgato tramite i social. Sono finiti nei guai due quattordicenni, al termine delle indagini condotte dai carabinieri di Montegranaro. Ma il caso si allarga a macchia d’olio e sono stati denunciati altri due giovanissimi, un minore ed un ragazzo classe 2006, l’unico maggiorenne tra le persone coinvolte. Individuati per comportamenti analoghi altri 6 minori che sono under 14 e non hanno quindi neanche l’età per essere imputabili.
La denuncia
Tutto è partito dalla denuncia presentata in caserma da un genitore della vittima, che ha delineato un quadro a dir poco preoccupante. Le indagini hanno evidenziato la serietà del caso, che rientra pienamente nelle caratteristiche del revenge porn, con l’aggravante della minore età dei protagonisti, quindi in condizione di massima vulnerabilità. I militari, acquisita la querela, hanno sequestrato il telefono della ragazzina, acquisendo prove ritenute fondamentali dall’Arma per proseguire le indagini, verificare la sussistenza delle accuse ed individuare i responsabili.
L’operazione è stata condotta in collaborazione con la Procura dei minori di Ancona, che come rimarca il Comando provinciale dei carabinieri, ha dimostrato sensibilità e prontezza nell’affrontare la vicenda. Al termine della perquisizione informatica disposta dalla Procura, i militari sono arrivati alla denuncia in stato di libertà dei due minori responsabili delle minacce e della divulgazione dei filmati. Con loro dovranno rispondere delle accuse altri due ragazzi e sono coinvolti, ma non punibili ulteriori 6 giovanissimi, che sono stati segnalati all’autorità giudiziaria minorile. L’episodio, un grave caso di pornografia minorile aggravata, ha contorni inquietanti e solleva numerosi interrogativi.
La giovane età di ragazzi alle prese con reati seri, la probabile inconsapevolezza della gravità delle proprie azioni, l’incapacità di realizzare le conseguenze, talvolta tragiche della diffusione di contenuti intimi, specie se riguardanti un’adolescente. I carabinieri sottolineano l’importanza di un dialogo tra genitori, educatori ed istituzioni tese a prevenire situazioni simili e garantire ambienti rispettosi e sicuri e rimarcano il valore della collaborazione tra forze dell’ordine e magistratura.
Oltre a perseguire i responsabili, fondamentale anche il supporto alle vittime. La norma sul revenge porn, oltre alla parte sanzionatoria, riconosce e tutela le fragilità dei minori, da amplificare quando, come nel caso di Montegranaro, si prospettano a latere condotte intimidatorie e violente.