Secondo giorno di combattimenti tra Thailandia e Cambogia, almeno 15 i morti
Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – Secondo giorno di combattimenti sul confine tra Thailandia e Cambogia, dopo che ieri in un’improvvisa escalation delle tensioni tra i due Paesi ci sono stati dei colpi di artiglieria da entrambe le parti e gli F-16 di Bangkok hanno colpito dei «bersagli militari» oltreconfine.
Il governo thailandese ha denunciato l’uccisione di 15 persone tra cui un solo soldato. I feriti sarebbero una quarantina. Da parte cambogiana continuano a non esserci comunicazioni ufficiali circa il numero dei caduti. Le forze armate di Bangkok hanno detto che le aree sotto il loro controllo sono state colpite da bombardamenti con missili e colpi di artiglieria pesante, spiegando di aver «risposto adeguatamente».
Il ministero della Difesa cambogiano ha confermato i bombardamenti e fatto sapere attraverso il Khmer Times di controllare diverse aree contese tra i due Paesi tra cui quelle in cui sorgono due templi.
Benché le relazioni siano rimaste stabili dopo una grave crisi che nel 2011 fece decine di vittime, i due Paesi condividono una lunga storia di frizioni sul confine. La fiammata di questi giorni è il risultato di tensioni andate crescendo a partire dal mese di maggio e incentrate sul tempio di Preah Vihear, un’area contesa da lungo tempo il cui status incerto risale all’epoca coloniale francese.
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