“Se qualcuno sa, parli ora”

“Penso a tutti coloro che, in qualsiasi ruolo, hanno vissuto la strage di Ustica e conoscono qualcosa che noi non conosciamo. Se qualcuno è arrivato a un’età avanzata come la mia, parli. E dimostri di avere una coscienza morale”. Sono parole forti quelle di Giuliano Amato, intervenuto durante il convegno “La strage di Ustica. Storicizzare l’inconfessabile abbattimento di un aereo civile”, andato in scena venerdì e sabato scorsi a Palazzo d’Accursio.
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L’incontro, di cui riferisce l’edizione odierna di Repubblica Bologna, è stato organizzato dalla Fondazione museo per la memoria di Ustica e curato da Luca Alessandrini. Proprio Alessandrini si dice in disaccordo con le parole di Amato almeno “da un punto di vista pratico. Non credo che chi fino a oggi è rimasto in silenzio, anche se ormai in età avanzata, non abbia nulla da perdere. Non è vero che non hanno nulla da perdere”.
Al convegno era presente anche Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica. Bonfietti ha detto che negli ultimi tempi “il rapporto con il ministero dell’Istruzione non sta più funzionando come prima”, ma che rimane una “cosa essenziale per lavorare con le scuole e trasmettere memoria”, perché “la battaglia per la verità continua. Spetta agli storici, con le carte e gli archivi a disposizione, il compito di ripercorrere i fatti”.
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