Friuli Venezia Giulia

se ne va a 94 anni il custode della viticoltura dei Colli Orientali


Il Friuli Venezia Giulia perde una delle sue figure più emblematiche nel mondo della viticoltura. A 94 anni si è spento Gino Zorzettig, fondatore e anima dell’azienda agricola La Sclusa di Spessa di Cividale, punto di riferimento per la produzione vinicola dei Colli Orientali. Un nome conosciuto ben oltre i confini locali, che ha saputo farsi strada con dedizione, visione imprenditoriale e un amore profondo per la sua terra.

La storia

Gino Zorzettig apparteneva alla terza generazione di una famiglia da sempre legata all’agricoltura. Fu il nonno Francesco a piantare le prime radici a fine Ottocento, seguito dal padre Giobatta. Ma fu proprio Gino, nei primi anni Settanta, a segnare una svolta decisiva: nel 1971 rilevò l’attività familiare, trasformando un’azienda a conduzione mezzadrile in una realtà indipendente e dinamica. Accanto alla coltivazione della vite si occupò inizialmente anche di zootecnia, attività poi abbandonata per concentrare ogni energia sulla produzione vinicola.

Ed è nel 1995 che l’azienda – pur mantenendo nella ragione sociale “Gino Zorzettig e figli” – assume il nome “La Sclusa”. Una scelta che racconta il forte legame con il territorio: La Sclusa è infatti un suggestivo scorcio tra i vigneti aziendali, dove due corsi d’acqua – uno proveniente da Cividale del Friuli, l’altro nato ai piedi del Santuario di Castelmonte – si incontrano per formare il torrente Corno. Un’immagine simbolica, che ben rappresenta l’armonia tra tradizione e natura alla base della filosofia aziendale.

Grazie al supporto della moglie e dei figli, oggi alla guida dell’impresa, La Sclusa conobbe una crescita costante. Furono costruite nuove strutture, ampliati i vigneti nei comuni di Premariacco e Corno di Rosazzo, e introdotte innovazioni mirate a migliorare qualità e sostenibilità.

Figura stimata non solo a Cividale e a Spessa, dove era conosciuto e benvoluto da tutti, Zorzettig era considerato un autentico ambasciatore del vino friulano. Attento alla qualità e alla valorizzazione del territorio, fu anche un pioniere della sostenibilità: orientò l’azienda verso un approccio sempre più rispettoso dell’ambiente, dotandola di impianti fotovoltaici e investendo in ricerca e innovazione.

Le esequie

Lascia un’eredità fatta di valori, passione e concretezza, oggi raccolta con orgoglio dai figli Germano, Maurizio e Luciano, insieme alle rispettive famiglie e ai nipoti e pronipoti. I funerali si terranno mercoledì 30 luglio alle 10.30 nella chiesa di Spessa. La salma giungerà dall’ospedale di Udine.


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