“Se io adesso le dichiaro che sto con una ragazza cinese senza una gamba, domani sono su tutti i giornali perché il gossip ha sostituito l’informazione. Io sono felice di non sapere un cazz* della vita di Eastwood e di apprezzare i suoi film”: parla Luca Barbareschi
Luca Barbareschi torna in tv, precisamente su RaiTre, con “Allegro ma non troppo“, in seconda serata da domenica 2 novembre. Per l’occasione si è raccontato a Fanpage e quando spiega il programma, dice che “il titolo nasce da un saggio di Cipolla molto divertente” e va avanti: “In sostanza il mondo è un sistema chiuso pieno di molti imbecilli e il problema è il ruolo che a essi viene dato a seconda dei periodi storici. La trasmissione si muove su questo paradosso, avrà ospiti di tutti i generi cercando di portare un po’ di ordine nella comunicazione, nelle informazioni…”. Uno dei problemi della comunicazione in questo Paese, per Barbareschi, è che “si parla poco di temi importanti”, per esempio “il rapporto con la morte, nei paesi sani la morte era un momento importante perché l’unico è come un imbuto dove andiamo tutti. Ci prepariamo alla ricchezza, compriamo le creme, ormai fanno trapianti di feci per ringiovanire, cose che sono veramente comiche, poi del momento più importante non se ne occupa nessuno e quando arriviamo lì siamo tutti impreparati”.
Va da sé che il conduttore e produttore e attore e chi più ne ha più ne metta, non si tira indietro quando gli viene chiesto come vede la concorrenza di Fabio Fazio, che va in onda la stessa sera sul Nove: “Diciamo che quello che farò è tutto all’opposto di quello che fa Fazio, me la serve su un piatto d’argento… Non è una sfida, siamo talmente diversi che, non so come dire, siamo due universi opposti, non solo politicamente ma costitutivamente… Io sconsiglierei al Papa di venire da me, mentre lui l’ha voluto. Non per altro, ma perché il Papa se fa ‘Pronto, Raffaella?’ viene esautorato del suo ruolo spirituale. Se il dogma finisce è finita la religione cattolica”.
Parla a lungo, Barbareschi, e si rammarica che, quando parla del suo privato, i giornali spesso titolano su quello e non sulle sue opere. Il gossip non gli piace, dice, e provocatoriamente, rispondendo al giornalista che fa notare che forse “gli idoli devono avere anche quel tipo di elemento per assumere una consistenza agli occhi dello spettatore”, ribatte: “Io penso di no. Sinceramente sono felice di non sapere un cazzo della vita di Clint Eastwood e di apprezzare infinitamente la sua carriera d’attore e regista, che è fenomenale. Il punto è che il gossip ha sostituito l’informazione. Se io adesso le dichiaro che sto con una ragazza cinese senza una gamba, domani sono su tutti i giornali“.
I temi sono molti, la politica, la tv e anche la sua presunta ‘antipatia’: “Dire che sono antipatico a molti giornalisti a cui sto sul cazzo, ma non al popolo. Altrimenti non avrei fatto centinaia di serate televisive, valanghe di film e soprattutto 50 anni di teatro che i teatri pieni. C’è una rappresentanza ostile che è puramente politica, peraltro fintamente politica, perché io sono di sinistra mentre sono passato sempre come uno di destra“. E ancora: “Io sono un vecchio ebreo socialista che paga le tasse, assolutamente ecumenico nella scelta e senza pregiudizi. Ho 40 persone fisiche che lavorano per me e non ho idea di cosa votino. Sinceramente non lo so. Non ho mai votato il PD perché continuano a cambiare i nomi e i cognomi del partito, ma sono sempre gli stessi. Mentre in America sono sempre c’è sempre l’elefantino o l’altro simbolo, no?”.
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