Ambiente

Se il sentimento degli italiani si euroaffievolisce


Il gruppo più cospicuo è composto dagli «euroconvinti», ovvero di quanti hanno convintamente espresso un’opinione favorevole tanto all’UE che all’euro, anche se con qualche riflessione critica: 40,5%. È un gruppo che nel tempo viene progressivamente assottigliandosi se si osserva che nel 2014 era costituito dal 63,6% degli italiani.

A questo insieme si avvicinano gli «eurotiepidi» (20,5%): in questo caso, si tratta degli italiani che guardano sì con favore all’Unione Europea, ma manifestano alcune perplessità sulla sua costruzione e sulla moneta unica considerata una sorta di “male necessario” (20,5%). Si tratta di un sentimento presente in modo trasversale nell’universo indagato e in crescita (era il 13,9% nel 2014).

Una misura analoga la troviamo fra quanti manifestano più perplessità che convinzioni nei confronti di UE ed euro. Sono gli «euroscettici» (22,0%) per i quali l’appartenenza dell’Italia nell’Unione Europea costituisce perlopiù uno svantaggio e la bilancia della moneta dell’euro pende più verso lo sfavore, che l’apprezzamento. Questo insieme doppia quello rilevato dieci anni fa (10,8% nel 2014).

Il gruppo minoritario è costituito dagli «antieuro» (17,0%), ovvero quanti avversano con decisione l’UE, auspicano una “Italexit” e un ritorno alla Lira. Una simile prospettiva attira un gruppo variabile nel tempo, ma comunque non marginale.

Quindi, continua a prevalere fra gli italiani un orientamento complessivamente positivo e favorevole nei confronti dell’Unione Europea (61,0%), ma in calo nel tempo (era il 77,5% nel 2014). Per converso esiste un’area di malessere che ha venature perlopiù di sfiducia e di scetticismo (22,0%), ma anche di aperta contrarietà e desiderio di un ritorno a un passato (17,0%), orientamenti che nel complesso vanno aumentando (39,0%, era il 22,5% nel 2014). Il rischio per l’UE, in assenza di una nuova identità progettuale e una costruzione politica e istituzionale al passo coi tempi, è quello di subire una “sindrome del piano inclinato”.


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