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Scure di Trump sul Canada: dazi al 35%. Regge l’accordo con l’Ue al 15%

I nuovi dazi annunciati dal presidente americano pesano sulle Borse Europee, che aprono con sostenute perdite. Milano cede così l’1%, nonostante lo sprint di Campari, e sono su un livello simile anche Francoforte (-1,16%), Parigi (-0,9%). Contengono invece le perdite Madrid (-0,5%), Amsterdam (-0,6%) e Londra (-0,5%). Non non bastano quindi le trimestrali sopra le attese di Amazon e Apple da Oltreoceano a rassicurare gli investitori, che guardano alle tariffe tra il 15 al 50 per cento entreranno in vigore dal 7 agosto per 70 Paesi (l’Ue ha visto la conferma del 15%), oltre ai dazi al 35% che colpiranno le merci prodotte in Canada, Paese che non è riuscito a trovare un accordo con il tycoon. I riflettori saranno poi puntati anche sul fronte macro, con una serie di dati sui Pmi europei e sull’inflazione nell’Ue, mentre negli Usa sono attesi dati sul mercato del lavoro e sull’andamento dei prezzi. In un listino milanese dove prevalgono le vendite a tenere banco sono ancora le trimestrali. Proprio in scia ai conti, sul Ftse Mib svetta Campari, che inizialmente non è riuscito a fare prezzo, e ora scambia in rialzo del 8,7%. Sul fronte opposto, mette a segno cali per il 3,5% Fineco, seguita in coda da Pirelli (-2,8%), dopo i conti della vigilia. E’ debole poi Enel (-1,4%), anch’essa reduce dai conti. Sul valutario, l’euro viaggia a 1,1430 dollari (1,1447 ieri in chiusura), con il biglietto verde che tiene nonostante le novità dal punto di vista commerciale. Il cross tra dollaro/yen si attesta invece a 150,50 (150,44), mentre l’euro/yen a 172,04 (da 172,18). -1,3% per il bitcoin che si attesta a 115.003 dollari. Sul fronte energetico, scende petrolio con il Brent a 71,6 dollari al barile (-1,2%) e il Wti a 69,2 dollari (-0,1%). Giù anche i contratti del gas, a 34,7 euro al megawattora (-1,7%) sul Ttf di Amsterdam.


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