Scuola, dai dati di Eduscopio la mappa delle eccellenze in Calabria: ecco quali sono

La scuola è un sole che risplende ininterrottamente sull’umanità, una opportunità di crescita, un porto sicuro. Deve esserlo, soprattutto, in una terra complicata come la Calabria. Perché, proprio qui, è alto, più che altrove, il rischio di evasione scolastica. La fuga dalle classi preoccupa perché ogni ragazzo che rinuncia è una spina avvelenata che si conficca nel fianco di questa regione. Per questo, la scuola, in questa terra, non è solo un edificio ma una diga, sia pur fragile, contro l’onda lunga della rinuncia. Ogni studente che abbandona la propria classe lascia una ferita viva, un vuoto che si allarga nelle comunità, nelle famiglie, nelle aspettative di un’intera regione. Per questo i dati di Eduscopio non sono una classifica come le altre ma diventano una mappa della speranza, una fotografia di quei luoghi in cui l’istruzione riesce ancora a proteggere, orientare, emancipare.

Nel panorama calabrese, a guidare i licei classici è il “Campanella” di Belvedere Marittimo (71,99), che conferma un primato costruito nel tempo con una didattica solida e una relazione educativa capace di non smarrire i ragazzi lungo la strada. Seguono l’“Erodoto da Thurii” di Cassano Jonio (69,32), il “Da Fiore” di Rende (67,91), il “Colosimi” di Corigliano Rossano (67,05) e il “Pitagora” di Crotone (65,89), segnali di un territorio che, pur tra difficoltà strutturali, continua a generare eccellenza.

Ancora più netti i risultati tra gli scientifici tradizionali, dove il “Valentini-Majorana” di Castrolibero svetta con un indice di 78,84, confermando, anche in questo caso, il primato dello scorso anno. Lo tallonano il “Fermi” di Catanzaro (75,98), il Polo di Amantea (75,44), il “Siciliani” (73,98) e il “Mattei-Pitagora-Calvosa” di Castrovillari (73,85). I risultati dimostrano come la qualità, quando sorretta da comunità educative compatte, possa affermarsi anche lontano dai grandi centri.