Scontro tra sindacati in Asl 3, Fp Cgil e Uil Fpl: “Nessuna lezione da chi svende i lavoratori”
Genova. “Nel tentativo maldestro di giustificare la firma di un contratto peggiorativo sotto il profilo economico e normativo, Fials e Cisl scelgono ancora una volta di mistificare la realtà, screditando il lavoro altrui con modalità inopportune e lontane da qualsiasi confronto costruttivo”. Lo scrivono le segreterie di Fp Cgil e Uil Fpl dopo il comunicato con cui la Fials ieri ha annunciato il ritiro della “circolare assenze” da parte della Asl 3, stigmatizzando la posizione delle altre organizzazioni sindacali.
“Occorre ricordare che fu proprio la Cisl, nel 2023, a richiedere la separazione dei tavoli di trattativa dalla Fials all’interno di Asl 3. Una scelta che abbiamo accettato per salvaguardare l’unitarietà del sindacalismo confederale – proseguono le sigle di Cgil e Uil -. Le evoluzioni nazionali successive hanno visto Fials e Cisl assumere posizioni imbarazzanti, culminate nella firma di un Ccnl irricevibile, che sta avendo e avrà inevitabili ripercussioni gravi a livello decentrato”.
“Accusare Fp Cgil e Uil Fpl di aver disgregato il fronte sindacale – continuano – è non solo pretestuoso, ma palesemente falso. La direzione dell’Asl aveva già deciso di applicare l’orario convenzionale, nonostante il nuovo contratto collettivo nazionale non ne abbia modificato i criteri, causando effetti fortemente penalizzanti per il personale sanitario e amministrativo. A tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, Fp Cgil e Uil Fpl stanno opponendosi con fermezza in tutti i tavoli di contrattazione decentrata, incluso quello di Asl 3, a pratiche contrattuali che generano debito orario, anche in casi di assenze giustificate come malattia, infortunio, legge 104 o ferie”
“Grazie a questa battaglia sindacale, abbiamo ottenuto la sospensione della circolare in questione per tutto il personale del comparto, e non solo per i lavoratori coinvolti dall’accordo aziendale del 2017, così come invece richiesto nel folcloristico tavolo Fials-Cisl. Ribadiamo con forza che non accettiamo lezioni da chi, con la firma di contratti penalizzanti, compromette diritti e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”, concludono i sindacati.