Umbria

Scontro sulle tasse in consiglio comunale a Terni: «Questo è un ‘atto immondizia’»


di C.P.

«Brindano, brindano, mentre a noi ci massacrano». Così la consigliera di Fratelli d’Italia, Elena Proietti Trotti, sventolando in aula una foto della giunta regionale Proietti. Numeri, scontri e confronti. Trascorre così la prima ora abbondante di consiglio comunale a Terni lunedì mattina, quando la consigliera di FdI chiede la discussione anticipata di un atto di indirizzo che impegna il sindaco a «continuare a interloquire con la Regione. Per cercare di fargli capire che questa stangata porterà l’Umbria a una pericolosissima discesa». Il nodo è la manovra che contiene l’aumento delle tasse. Definito dal consigliere Roberto Pastura (FdI): «Un ‘atto immondizia’». Alla fine della discussione la proposta presentata dal centrodestra passa con 27 voti favorevoli, 5 contrari, un non espresso.

Atto d’indirizzo «Questa manovra finanziaria, che la Regione ha presentato e che verrà votata giovedì in consiglio regionale, colpisce tutti noi. Questo atto dobbiamo fermarlo – sostiene Proietti Trotti – i nostri consiglieri regionali stanno occupando il consiglio già da giorni». A rispondere, in prima battuta, è il consigliere Pd Pierluigi Spinelli: «Colleghe e colleghi, siamo a conoscenza di questo atto di indirizzo che, da quanto ci risulta, state presentando in tutti i consigli comunali dell’Umbria. Momento di forte battaglia politica. Leggendolo sono rimasto stupito dal fatto che questo atto mi sembra ampiamente superato da quella che è la discussione che si è prodotta in questi giorni. Nel frattempo, si è aperta una fase di confronto con associazioni datoriali, sindacati e anche tra forze politiche».

Insulti e accuse «Come sapete già questa mattina – prosegue Spinelli – la presidente Stefania Proietti si è recata o si sta recando dalle forze dell’ordine per denunciare una serie di insulti e minacce sessiste. Credo che anche di fronte a uno scontro politico aspro, vada mantenuto il giusto equilibrio, questo però non è accaduto». E proprio sul tema interviene la consigliera di Alternativa popolare, Agnese Passoni: «E’ un anno e mezzo che noi donne di alternativa popolare veniamo colpite da epiteti e accuse da parte dei vostri sostenitori. Ho gli screenshot e non abbiamo mai avanzato alcuna denuncia e non ci siamo mai esposte. Sono due anni che veniamo accusate ogni giorno. L’ultima, ci è stato chiesto ‘che cosa abbiamo dato al nostro sindaco per avere questo posto in consiglio comunale’». Vicinanza da parte del sindaco Stefano Bandecchi: «Tutta la mia solidarietà alla presidente di Regione. Questa è la politica del massacro, ci passiamo tutti. Mentre in altri momenti, quando io sono stato minacciato in modi ancor più pesanti, non ho sentito alcuna solidarietà. Anzi, sono finito su tutti i giornali delle opposizioni come il ‘mostro’».

Discussione «Apprezzo lo stile comunicativo del collega Spinelli – esordisce Roberto Pastura (FdI) – ha cercato di spostare l’attenzione su un altro tema. Esprimo massima solidarietà alla presidente. Al netto di ciò, quello che FdI sta cercando di portare in superficie è un tema amministrativo e politico. Pensare che, dopo quattro mesi di governo, come prima azione di politica si metta le mani in tasca a un territorio già fortemente compromesso, lo trovo un ‘atto immondizia’. Questa operazione ha un solo fondamento, non c’entra nulla con la questione sanità, è semplicemente un’operazione tesa a fare cassa per mantenere parte delle promesse legate a una serie di incastri costruiti in campagna elettorale. Quindi questa amministrazione non ha fatto altro che aumentare le tasse. Un percettore di un reddito medio tra i 30 e i 31 mila euro già semplicemente con l’Irpef paga più 250 euro. Più tutto quel che poi consegue per le imprese – conclude – che avranno un ulteriore aggravio con l’Irap». Sui numeri torna il consigliere del M5s, Claudio Fiorelli: «Dai dati che non vengono tirati fuori dalla presidente Proietti o dai suoi assessori, ma dagli uffici della Regione, è stato evidenziato un disavanzo di circa 243 milioni di euro, imputabili al comparto sanità. Disavanzo che è stato anche certificato dal vecchio assessore Coletto. Ci sono poi delle risorse da aggiungere e da 243 milioni si arriva a questi 90 milioni di cui si è parlato. Ai quali poi bisognava aggiungere il cosiddetto payback, cifre che potevano abbassare ulteriormente la cifra. Cifra precisa che non abbiamo. Fatto sta che, dati alla mano, il Mef ha certificato un disavanzo di 73 milioni. Per ridurre un buco, che si sono ritrovati quelli che sono arrivati ora e che è stato lasciato da chi c’era prima, verrà ripianato con un commissariamento. Questo vuol dire alzare tutte le imposte possibili, bloccare il turnover degli ospedali o qualsiasi cosa che sia fonte di spesa, perché comunque alla fine i conti devono tornare».

«Operazione verità» Se il consigliere Dem, Patolocco sostiene che il metodo sia rivedibile, per Verdecchia di Ap: «C’è una cosa in cui la sinistra batte tutti, l’aumento delle tasse appena arriva al governo». Batini (Ap) chiede invece «un’operazione verità. La presidente Proietti si esponga e dica quali sono i veri numeri». E proprio sui numeri torna il consigliere Francesco Maria Ferranti (Fi): «Consigliere Fiorelli non sono 73 milioni sono 39 milioni, per una questione del 2013 quando governava il centrosinistra in Umbria. La vicenda è partita in un modo disgustoso». Secondo il primo cittadino Stefano Bandecchi: «Quel che la giunta sta facendo è anacronistico. Quando vorranno sapere come si fanno i conti, dovranno chiamare chi li sa fare. Ho già detto alla presidente che ci avrebbero rimesso le fasce più basse. Quella esonerata è una fascia inesistente, a meno che noi non vogliamo sperare che gli italiani siano tutti poveri e morti di fame. Questa manovra è devastante. Allora – tuona Bandecchi – è necessario che la Regione chiami chi capisce di moneta, porca miseria. Tutti noi che sappiamo come si gestisce il denaro dobbiamo essere chiamati dalla Regione. Questa è la politica del fare bene. Comunque noi a Terni cercheremo di andare contro questa manovra distruttiva. Lacrime e sangue verranno fuori da questo Comune se la Regione farà passare questa cosa». Al termine della lunga discussione l’atto d’indirizzo presentato dalla consigliera Proietti Trotti (FdI) passa con 27 voti favorevoli, 5 contrari, un non espresso.

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