Piemonte

Scontro in Val Susa sul libro di Culicchia: l’Anpi critica, i No Tav annunciano mobilitazione

È polemica sulla presentazione in Val Susa del libro del direttore del Circolo dei lettori di Torino Giuseppe CulicchiaUccidere un fascista – Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio”. L’evento in programma per lunedì 24 novembre, presso la Biblioteca comunale di Susa, preoccupa non poco la sezione locale dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani). Mentre la galassia No Tav promette battaglia. Nel mirino anche l’assessore di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, che dovrebbe prendere parte alla presentazione del libro.

“L’Anpi ha sempre difeso la cultura e la libertà di espressione oltre che di confronto, convinta che la conoscenza e il dialogo siano strumenti fondamentali della democrazia” premette l’associazione.

“Non è il libro in sé a destare perplessità – si legge nella nota diffusa dall’Anpi – ma il contesto politico e simbolico in cui la presentazione è stata inserita”. In questo senso, l’associazione critica la scelta di affidare l’introduzione dell’evento a Marrone, “che solo qualche settimana fa salutava i militanti del suo partito a Borgaro torinese con il saluto del legionario” scrive l’Anpi. E ancora, la nota di riferisce a Marrone come “noto per le sue posizioni riconducibili alla destra neofascista e per iniziative che contrastano i principi di uguaglianza e di libertà sanciti dalla Costituzione”. La sua sola presenza attribuirebbe alla presentazione del libro di Culicchia “un significato che va ben oltre la discussione letteraria offrendo visibilità e legittimazione ad un clima culturale che tende al revisionismo storico e a sminuire le responsabilità del fascismo oltre che a normalizzare linguaggi e simboli che dovrebbero appartenere al passato”.

Da questi presupposti nasce la mobilitazione antifascista in programma per il 24 novembre, alle 19.30, in piazza Trento a Susa, davanti alla biblioteca che ospiterà l’evento. “Dietro l’apparente intento letterario di “capire tutti”, il libro si inserisce in una narrazione che tende a normalizzare l’ideologia fascista, a rimuovere la responsabilità politica e storica del neofascismo, e a riscrivere la memoria collettiva di quegli anni” scrivo in No Tav, tramite i loro canali social. “La figura di Ramelli è da anni strumentalizzata da gruppi neofascisti, e la presenza di esponenti della destra radicale come Maurizio Marrone rende chiaro il tentativo di trasformare la presentazione in un’operazione politica” concludono.

Non tarda ad arrivare la replica dell’assessore. “Dietro alle solite sigle No Tav e Anpi sappiamo già che in piazza vedremo sventolare le stelle a cinque punte di Askatasuna, degli eredi di chi ha le mani sporche del sangue di Sergio Ramelli e oggi vorrebbe censurarne la storia” commenta Marrone e aggiunge: “Insieme al consigliere segusino Panaro dimostreremo che la Valsusa non è più il parco giochi degli antagonisti. Chi a sinistra ha davvero a cuore la libertà e la democrazia dovrebbe sentirsi in dovere di partecipare al convegno e condannare la violenza di chi invece vorrebbe impedirlo”.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »