Scontri fra tifosi dopo Acquaviva-Massafra: arrivano 10 Daspo
La violenza negli stadi in Italia non conosce limiti di categoria ed è una caratteristica che, purtroppo, lega con un filo rosso tanto le gare di serie A quanto quelle dei campionati regionali. Così, all’esito dell’attività d’indagine sui fatti occorsi in occasione della gara di Eccellenza Puglia disputata lo scorso 27 ottobre allo stadio comunale di Acquaviva delle Fonti tra i padroni di casa dell’Atletico Acquaviva e il Massafra, arrivano oggi 10 Daspo, emessi dal Questore di Bari, nei confronti dei tifosi coinvolti nei disordini verificatisi dopo l’incontro: sette riguardano gli ultrà tarantini, tre quelli baresi. I provvedimenti che vietano l’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive hanno una durata variabile da uno a tre anni, a seconda della gravità dei comportamenti contestati.
“A condurre le indagini sono stati i carabinieri di Acquaviva – è spiegato in una nota – che hanno ricostruito le dinamiche degli episodi di tensione avvenuti all’interno e all’esterno dell’impianto. Tutti i protagonisti della vicenda, secondo quanto emerso, si sarebbero resi responsabili di comportamenti contrari al regolamento d’uso dello stadio, mettendo a rischio la sicurezza pubblica e l’incolumità dei presenti. L’obiettivo resta sempre quello di garantire che le partite di calcio possano svolgersi in un clima di correttezza, rispetto e serenità per tutti gli appassionati. Circostanza per la quale l’attenzione delle forze dell’ordine sui fenomeni di violenza legati al tifo sarà sempre molto alta: la passione sportiva non può mai giustificare atti di illegalità e sopraffazione”.