Marche

Sciopero nazionale, nel Fermano la Usb chiede anche sicurezza sul trasporto pubblico

FERMO – «Tra le altre motivazioni, che per i fatti di cronaca delle ultime ore, riguardano molto da vicino gli addetti al trasporto pubblico nel Fermano, ci sono i sempre più frequenti disordini e risse a bordo dei pullman, che spesso coinvolgono anche i passeggeri, aggressioni sia verbali che fisiche nei confronti di autisti e personale di controlleria. Una situazione, a detta degli autisti, non più sostenibile. Gli autisti chiedono a tutte le istituzioni di impegnarsi nel fermare tale situazione»

«Nella giornata di ieri a Fermo, come nelle altre province delle Marche (con adesioni dal 35 al 50%) si è tenuto lo Sciopero Generale Nazionale, indetto da Usb Confederale. Negli ultimi giorni, lo sciopero ha avuto grande eco sui notiziari nazionali a seguito di un’ordinanza di precettazione a firma del Ministro dei Trasporti Salvini. Ordinanza, annullata dal Tar del Lazio, in quanto la proclamazione dello sciopero era legittima e senza alcuna violazione della L. 146/90.
Nel caso specifico del Fermano, ad incrociare le braccia, sono stati i lavoratori del Pubblico Impiego e del Lavoro Privato. Tra loro, i dipendenti della Steat di Fermo (Trasporto Pubblico Locale)». E quanto fanno sapere dalla Usb Lp di Fermo con una nota stampa.

«Tra le motivazioni dello sciopero ci sono salari dignitosi, fondi per i servizi pubblici, con la gestione ad aziende pubbliche. Tra le altre motivazioni, che per i fatti di cronaca delle ultime ore, riguardano molto da vicino gli addetti al trasporto pubblico nel Fermano, ci sono i sempre più frequenti disordini e risse a bordo dei pullman, che spesso coinvolgono anche i passeggeri, aggressioni sia verbali che fisiche nei confronti di autisti e personale di controlleria. Una situazione, a detta degli autisti, non più sostenibile. Gli autisti chiedono a tutte le istituzioni di impegnarsi nel fermare tale situazione. Inoltre, l’auspicio di Usb Lp Fermo, è che tutte le rivendicazioni sia normative, che economiche, messe in luce nello sciopero vengano recepite da tutte le organizzazioni sindacali, e dalla parte datoriale, nella discussione per il rinnovo del Ccnl di categoria».

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