Puglia

Sciopero di 24 ore dei siti ex Ilva: “Stop a propagande elettorali”

“Adesso parlano i lavoratori!” è l’incipit del documento che Fim, Fiom e Uilm hanno consegnato oggi al sindaco di Taranto, Piero Bitetti, al termine del corteo partito dallo stabilimento ex Ilva e concluso a Palazzo di città nel giorno dello sciopero di 24 ore in tutti i siti del gruppo.
“Dopo mesi nei quali abbiamo ascoltato qualsiasi tesi fantasiosa sul futuro di Taranto e dell’intera provincia ionica – si legge nel testo – tornano a far sentire la propria voce i lavoratori, coloro i quali hanno pagato il prezzo più alto in 13 anni di vergognosa e irrisolta vertenza”. I sindacati chiedono “che si metta fine alle propagande elettorali” e che si costruisca “un fronte comune su obiettivi chiari per garantire una giusta transizione ecologica e sociale”.

Le sigle metalmeccaniche sottolineano come “le offerte vincolanti dei due fondi finanziari statunitensi dimostrino che è stato sbagliato accelerare sulla vendita dell’ex Ilva in assenza del compimento del piano di ripartenza”. Per i lavoratori “è indispensabile che il governo si assuma la responsabilità di avviare da subito una dismissione graduale degli impianti inquinanti e la loro riconversione, per traguardare un processo di decarbonizzazione attraverso un forte intervento pubblico”. Serve, aggiungono, “un piano industriale sostenibile, con tempi certi e responsabilità definite”. “In una città alimentata da divisioni – conclude il documento – abbiamo il dovere di agire come comunità. Il momento è adesso: uniamo le differenze e troviamo soluzioni per una vera transizione ecologica”.




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