Piemonte

Sci, Lara Colturi prova il tutto per tutto per passare dalla squadra albanese all’Italia


E’ una corsa contro il tempo; a patto però di riuscire a mettere insieme tutti i tasselli del puzzle. La notizia è ghiotta: Lara Colturi vorrebbe partecipare ai Giochi olimpici di Milano-Torino 2026 indossando un bel pettorale azzurro, ma per poterlo fare deve prima riuscire a risolvere un problema di carattere burocratico di difficile soluzione: l’ok della federazione albanese per poter tornare a gareggiare per l’Italia. Lara, infatti, è uno dei talenti più scintillanti dell’attuale circo bianco: la ragazza originaria di Torino, che a novembre compirà diciannove anni, è una sorta di Brignone in miniatura, vista la capacità di far risultato contro le avversarie più titolate: nella sua breve carriera, infatti, ha già vinto un Mondiale Juniores in SuperG salendo tre volte sul podio in Coppa del Mondo, due volte in gigante e una in slalom speciale.

Piccolo passo indietro: nell’autunno del 2022, quando aveva già messo in mostra un talento enorme con gli sci ai piedi, la quindicenne Lara fece il percorso inverso rispetto ai giovani atleti che – italiani di nascita ma con genitori extracomunitari – aspettano il diciottesimo anno di età per poter indossare la maglia azzurra. Lara, infatti, è piemontesissima ma, pur di continuare a lavorare nel team famigliare, preferì rinunciare alla nazionalità sportiva italiana e scegliere proprio l’Albania, seguendo così il destino della mamma-campionessa Daniela Ceccarelli, che aveva conquistato un insperato oro olimpico nel SuperG ai Giochi di Salt Lake City 2002, e del papà Alessandro Colturi che di mestiere fa l’istruttore di sci. Piccola postilla regolamentare: avendo all’epoca meno di sedici anni, la giovane sciatrice non ebbe bisogno per il trasferimento del parere positivo della federazione italiana. Che invece oggi rimane alla finestra, in attesa di novità perché “non abbiamo titolo per intervenire” dicono dalla Fisi. Semmai se ne riparlerebbe nel caso in cui la trattativa Colturi-Albania dovesse andare a buon fine; a patto, però, di riuscire a presentare la domanda alla federazione internazionale in tempi molto stretti, entro l’inizio di maggio.

La vicenda del tesseramento odierno ruota proprio attorno al benestare della federazione albanese che costringe in questa fase il Golden Team Ceccarelli – ossia la squadra di Lara – a cercare di trovare la quadra con il Comitato olimpico di Tirana. Una quadra che però non c’è, visto che l’Albania per il momento ha risposto picche alle sollecitazioni di Colturi. Qualora le due parti dovessero trovare l’accordo allora il sogno di Lara di tornare a gareggiare per i colori azzurri potrebbe diventare realtà e l’Italia si ritroverebbe in maniera insperata in squadra un grande talento.

E se invece si dovesse arrivare ad un muro contro muro, con la federazione di Tirana rigida nel non concedere l’autorizzazione e con la decisione di Colturi di non difendere più i colori dell’Albania? In questo caso l’atleta valsusina avrebbe due strade di fronte a sé: ripartire con l’Italia sul pettorale ma senza punti nel curriculum, quindi con l’obbligo di ripartire quasi da zero, oppure stare ferma dodici mesi, con la prospettiva di perdere l’appuntamento olimpico del prossimo inverno.


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