Società

Sci alpinismo per la prima volta a Santa Caterina Valfurva

Il video che di recente ha fatto il giro del web immortalando la ressa degli sciatori su una pista di Ischgl, in Austria, ha sicuramente fatto riflettere su quanto sia sostenibile un affollamento simile. Le attività di massa piacciono sempre meno, il contatto più puro con la natura è una delle ricerche più desiderate e così gli sport che lo permettono, come lo sci alpinismo.

Lo scialpinismo o ski touring, termine con cui si intende «La risalita con le pelli di foca in un ambiente alpino invernale e la discesa su pendii in neve fresca», come spiega Davide Terraneo, A. Guida Alpina di Guide Alpine Milano, è una attività in crescita con nuove sfaccettature. C’è chi lo pratica in ambienti controllati, come se fosse un’attività fitness, e alcuni comprensori sciistici si sono già attrezzati con percorsi dedicati: «Qualcuno ha cominciato a chiamare questo tipo di attività skipistismo (una crasi di ski e pista). Per esempio, a Gressoney e a Santa Caterina Valfurva ci sono piste per chi sale con gli sci da scialpinismo, e a Madesimo, ogni mercoledì sera, tengono illuminata una pista», racconta Davide.

Sci alpinismo per la prima volta a Santa Caterina Valfurva

GiacomoTonoli Photographer

Il vero scialpinismo, però, ricerca un contatto diretto con la natura, è una pratica in cui la fatica è ricompensata dalla discesa sulla neve immacolata, dove non ci sono i rumori degli impianti di risalita ma solo i suoni dell’ambiente, e dove gli occhi sono costantemente chiamati alla meraviglia. Ed è forse per questo che sempre più persone sono attirate da questa attività: in un momento in cui vivere in città risulta molto stressante oltre che inquinato, la natura è la risposta alla nostra ricerca di benessere, liberandoci da pesi e sovrastrutture. Un approccio che può essere ribattezzato Slow Skimo, una salita, per neofiti o per desidera godersi il bello del percorso, senza l’ossessione della vetta o della velocità.

Sci alpinismo per la prima volta a Santa Caterina Valfurva

GiacomoTonoli Photographer

A Santa Caterina Valfurva per il primo approccio allo scialpinismo

Santa Caterina Valfurva, località della Valtellina a pochi chilometri da Bormio, è la meta ideale per avvicinarsi allo scialpinismo con 350 itinerari possibili che si possono visionare qui percorribili fino a primavera inoltrata. Per questo, è stata scelta per la prima edizione di Skimo Festival, il Festival dedicato allo Scialpinismo, che si è svolto dall’8 al 10 marzo, appuntamento già confermato anche per l’anno prossimo. Un’occasione per testare l’attrezzatura messa a disposizione dai brand più importanti del settore, partecipare a corsi di autosoccorso in valanga, prendere lezioni di scialpinismo e vivere experience di diversi livelli. Ed è qui che durante l’escursione di Slow Skimo, accompagnati anche dalla guida naturalistica del Parco dello Stelvio Marta Tognetti, abbiamo conosciuto Davide e ci ha spiegato gli aspetti importanti da considerare per approcciarsi allo scialpinismo, un’attività aperta a tutti, ma che necessita di una consapevolezza e di una preparazione maggiore per ridurre i rischi rispetto allo sci alpino. Perché non si può improvvisare nel rispetto di sé stessi e della montagna.

Scialpinismo le cose importanti da sapere

La prima cosa fondamentale da dire quando si pratica scialpinismo è che c’è sempre un rischio potenziale. Come spiega Davide: «Il nostro lavoro di guide alpine prevede di mitigare il rischio per ridurlo al minimo, ma non potrà mai essere nullo. Quando la natura presenta dei pericoli intrinseci, l’esposizione al pericolo cambia in base alla preparazione. I punti fondamentali che mi sento di consigliare a chi si vuole avvicinare a questa attività sono: frequentare un corso base con le guide alpine dove viene spiegato come si usa l’attrezzatura e come ci si muove nell’ambiente invernale e un corso di autosoccorso in valanga indispensabile per saper usare il kit obbligatorio composto da Artva, pala e sonda. Poi, è importante saper interpretare il bollettino valanghe e le previsioni metereologiche, avere dimestichezza con la tecnica di discesa che richiede una dinamicità diversa rispetto alla pista in quanto la neve e la tipologia di sci sono diversi, lasciare sempre detto in modo preciso dove si va e soprattutto non avventurarsi mai da soli. Ultima cosa: non avere fretta di fare, ma procedere per gradi in termini di difficoltà e quantità di gite».




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »