Marche

schiva il raggiro e fa arrestare i truffatori


OSIMO Hanno contattato al telefono diversi anziani che vivono soli, provando ad abbindolarli con la stessa tecnica del finto maresciallo. Un gravissimo incidente occorso a un parente, la richiesta di soldi. Sono quindi incappati in una pensionata di 89 anni e stavano per raggirarla, se non fosse che il truffatore al telefono s’è lasciato scappare un dettaglio che li ha fatti arrestare in flagranza dai Carabinieri. E’ successo lunedì. I due truffatori hanno 21 e 24 anni, sono di Napoli, incensurati. Quell’anziana poteva essere la loro nonna, ma non si sono certo fatti scrupoli a tentare di estorcerle denaro e gioielli, facendo leva sul suo amore per il nipote. «Se non ci date la somma, o il corrispettivo in gioielli, finisce in carcere e si rovina la vita per sempre…». Furbi, spregevoli, ma non hanno fatto i conti con una nonnina che li ha spiazzati: «sì va bene, ve li do, ma ora dov’è?».

La svolta

La 89enne si è precipitata, quando il finto maresciallo le ha detto che il nipote era al Pronto soccorso dell’ospedale di Osimo. E’ andata a vedere come stesse, anche perché abita a poche centinaia di metri. Entrata in Pronto Soccorso ha riferito l’accaduto al personale sanitario dell’accettazione che, vedendola così sconvolta, ha fiutato l’inganno e contattato i Carabinieri. I militari del Norm della Compagnia di Osimo, già al lavoro sul territorio per via delle precedenti segnalazioni di tentativi di truffa, hanno organizzato un appostamento nei pressi della casa dell’anziana. Dopo poco, ecco l’auto dei due truffatori (presa a noleggio), che si stavano proprio recando a riscuotere a domicilio il provento della truffa. L’anziana nel frattempo aveva già preparato una borsa con circa 400 euro, due anelli con pietre preziose e una collana in oro che era pronta a consegnare senza remore ai malfattori.

Il blitz

I militari hanno bloccato il veicolo e gli occupanti. Dalla perquisizione del mezzo, gli investigatori hanno raccolto gravi elementi a carico dei due fermati, arrestati per tentata truffa aggravata. Ieri i due giovani – assistiti dagli avvocati Giacomo Girombelli e Claudia Gianangeli – sono comparsi davanti al giudice del Tribunale di Ancona per la direttissima. Il giudice ha convalidato gli arresti e disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Il bel risultato dell’Arma segue l’analogo arresto avvenuto ad Ancona il 22 luglio. Sul fenomeno delle truffe agli anziani il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Roberto Di Costanzo è netto: «Prevenire e sconfiggere questi orribili raggiri è tra le nostre priorità. Conosciamo questo tipo di reato, la struttura, il modus operandi, persino le modalità con cui i delinquenti si spostano sul territorio. Stiamo sviluppando solidi anticorpi per agire subito».




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