Scegliere una lavapavimenti nel 2025: gli errori da non fare e le 5 caratteristiche che deve avere

Scegliere una lavapavimenti nel 2025 può sembrare semplice, ma ci sono dettagli fondamentali da considerare. Un errore nella scelta potrebbe portare a odori sgradevoli, pulizia inefficace e manutenzione complicata. Per questo è essenziale sapere quali caratteristiche cercare e quali errori evitare.

In questa guida scoprirai le 5 caratteristiche indispensabili, i 3 errori più comuni e alcuni modelli consigliati per il 2025.

1. Asciugatura dei rulli con aria calda
   Una lavapavimenti che non asciuga i rulli con aria calda sarà soggetta a cattivi odori e proliferazione di batteri. Lasciare asciugare i rulli all’aria aperta non basta, soprattutto nelle stagioni fredde e umide. I modelli top del 2024 asciugavano già a 70°C, nel 2025 alcuni superano anche questa temperatura, e si occupano al contempo di lavare tutto a fondo con acqua calda.
2. Autonomia di almeno 30-40 minuti
   Una lavapavimenti non è un dispositivo da usare su una sola stanza alla volta. Il ciclo di pulizia include riempire il serbatoio, pulire, svuotarlo e lavarlo: è una roba lunga insomma, e tanto vale pulire tutta la casa quando si comincia. Per questo è importante scegliere modelli con autonomia sufficiente per coprire tutta la casa in un’unica sessione.
3. Che si pieghi a 180°
   Per raggiungere facilmente gli spazi sotto mobili, letti e sedie, una lavapavimenti deve potersi piegare fino a 180°. Alcuni marchi come Tineco, Dreame, Roborock e Rowenta offrono questa funzionalità, rendendo la pulizia più semplice ed efficace.
4. Separazione dei rifiuti solidi e liquidi
   Le lavapavimenti moderne non solo lavano, ma aspirano anche. Per evitare che nel serbatoio si crei una miscela di peli, briciole e acqua sporca, i migliori modelli separano automaticamente i rifiuti solidi da quelli liquidi, facilitando lo svuotamento. Quasi tutte quelle che si piegano a 180° hanno questa funzionalità.
5. Modalità di pulizia intelligente
   I modelli più avanzati regolano automaticamente potenza e flusso d’acqua in base allo sporco rilevato. Questa tecnologia permette di risparmiare acqua ed energia, migliorando l’efficienza della pulizia.

1. Confonderla con una scopa elettrica
   Una lavapavimenti lava e aspira il pavimento, ma non può essere usata per pulire tessili, tappeti o mobili alti. Se vuoi un dispositivo versatile, dovrai affiancarla a un aspirapolvere senza fili. Ne avevamo parlato nel dettaglio anche qui.
2. Puntare solo al risparmio
   Modelli economici da 150-200€ possono sembrare convenienti, ma spesso hanno serbatoi piccoli, autonomia ridotta e basi di autopulizia inefficaci. In particolare, molte non asciugano i rulli, causando problemi di igiene.
3. Sottovalutare la capacità dei serbatoi
   I modelli con serbatoi piccoli richiedono rabbocchi e svuotamenti frequenti, rendendo la pulizia più faticosa. Una lavapavimenti di qualità deve avere serbatoi da almeno 700-800 ml.

Tra le altre caratteristiche che la lavapavimenti dovrebbe avere ci sono:

• Ruote motorizzate: facilitano il movimento, riducendo lo sforzo. Sono abbastanza essenziali, visto che le lavapavimenti pesano tra i 4 e i 5 kg.
• Potenza di aspirazione: espressa in Pascal (Pa), deve essere compresa tra 15.000 e 20.000 Pa per garantire un potenza di suzione sufficiente.

In questo articolo abbiamo raccolto tutti i migliori modelli da comprare. Tra quelle che abbiamo suggerito anche nel video in apertura ci sono la Tineco FLOOR ONE STRETCH S6, un modello del 2024 che ha praticamente tutte le caratteristiche top dette finora, la Dreame H14 Pro, idem come la Tineco con in più la luce frontale e il dispenser automatico di detergente, o la Roborock F25 che mostriamo in azione nel video.

Alternativamente potete valutare i modelli di casa Mova, un brand “spin-off” di Dreame che ha prezzi davvero ottimi.