Marche

scattano i blitz nelle attività cinesi

JESI – Centro massaggi a luci rosse e lavoro nero nel laboratorio tessile: scattano i blitz nelle attività cinesi. Sono i risultati della Polizia ancinetana, impegnata in una campagna nazionale di controlli finalizzati al contrasto dei fenomeni criminali connessi alla comunità cinese presente in Italia, con particolare riguardo ai delitti legati all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione di prodotti, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi. L’attenzione info-investigativa della Polizia di Stato della Questura di Ancona si è focalizzata su tre attività commerciali a conduzione di cittadini di nazionalità cinese.

Il laboratorio tessile

Nel primo esercizio commerciale, operante nell’ambito dell’assemblamento dei capi di moda, la Squadra Mobile della Questura di Ancona ha accertato l’irregolarità in merito alla posizione lavorativa di una cittadina cinese e alle norme sulla sicurezza sul lavoro. Sono state elevate sanzioni per un totale di 3.300 euro ed imposte le dovute prescrizioni, con conseguente sospensione dell’attività. Nella seconda attività controllata, operante nel settore del commercio di oggettistica di vario tipo, non sono emerse irregolarità.

Il centro massaggi

Invece lo scorso 31 luglio, nel medesimo contesto operativo, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura dorica, hanno effettuato controlli e verifiche presso un centro massaggi a Jesi, dove hanno riscontrato irregolarità sulle norme di assunzione a carico di tre donne cinesi ivi operanti. L’attività stata sopesa, con sanzioni per un totale di 2.500 euro. Ulteriori verifiche effettuate hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro, in quanto provento o profitto dell’attività illecita, la somma complessiva di 6.410 euro. La responsabile del centro massaggi è stata denunciata per il reato di favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Una delle donne è stata espulsa in quanto non in regola con le norme sul soggiorno in Italia.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »