scatta il divieto di balneazione
Una giornata al mare che si trasforma in allarme sanitario. A Ladispoli, località balneare alle porte di Roma, il Comune ha disposto il divieto di balneazione in un tratto della costa, dopo che è stata riscontrata la presenza di batteri di Escherichia coli in quantità superiore ai limiti consentiti.
Il punto critico è stato individuato a 250 metri a sinistra del Fosso Vaccina, dove i tecnici dell’Arpa Lazio hanno rilevato un valore di 697 Mpn/100mL, ben oltre la soglia massima prevista per le acque marine, fissata a 500 Mpn/100mL.
A seguito della segnalazione, il sindaco ha firmato un’ordinanza urgente per vietare i tuffi nel tratto interessato. Un provvedimento precauzionale, ma necessario per tutelare la salute pubblica, soprattutto in questi giorni d’estate in cui le spiagge si riempiono di bagnanti.
Indagini in corso sulle cause
Nonostante l’allarme, dal gestore del servizio idrico Acea Ato 2 non sono giunte segnalazioni di malfunzionamenti né presso le stazioni di sollevamento né nell’impianto di depurazione comunale. Un dettaglio che apre scenari incerti sulle cause dell’inquinamento.
Per questo, il primo cittadino ha affidato alla polizia locale e alle autorità competenti il compito di svolgere accertamenti per chiarire le origine del superamento dei limiti. Nel frattempo, l’Arpa effettuerà nuove analisi per monitorare l’evoluzione del fenomeno.
Attesa per il rientro nei limiti
Nel frattempo, resta alta l’attenzione dei cittadini e dei turisti, in attesa che i valori tornino nella norma. Fino ad allora, il tratto di costa resta off limits per la balneazione. E a Ladispoli, in questi giorni d’estate, il mare è diventato un osservato speciale.
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