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Scagionato dopo 46 anni nel braccio della morte: la storia di Iwao Hakamada in Giappone

Scagionato dall’accusa di un quadruplice omicidio dopo 46 anni di carcere, gran parte dei quali trascorsi nel braccio della morte, un cittadino giapponese, che era il detenuto a morte più longevo al mondo, ha ricevuto 1,4 milioni di dollari di risarcimento.

Lo riporta il Guardian, citando autorità locali.

A Iwao Hakamada, oggi 89enne, sono stati riconosciuti 12.500 yen (pari a 83 dollari) per ogni giorno trascorso in detenzione.

L’ex pugile è stato scagionato nel 2024 dall’accusa dopo un’instancabile campagna da parte di sua sorella e di altre persone a lui vicine. La Corte distrettuale di Shizuoka, in una decisione, ha affermato che “al richiedente saranno concessi 217.362.500.000 yen”, ha detto un portavoce della corte all’Afp. La stessa Corte ha stabilito a settembre, in un nuovo processo, che Hakamada non era colpevole e che la polizia aveva manomesso le prove.

L’uomo, secondo i magistrati, aveva subito “interrogatori disumani volti a costringerlo a rilasciare una confessione” che in seguito ha ritrattato. Il team legale di Hakamada ha affermato che il denaro è insufficiente per il dolore che ha sofferto. Decenni di detenzione, con la minaccia di esecuzione incombente, hanno avuto un impatto notevole sulla salute mentale di Hakamada, hanno affermato i suoi avvocati.


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