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Saviano a La7: “Gli insulti di Donzelli al giornalista del Fatto erano voluti, voleva mandare un messaggio”

Donzelli lo ha fatto apposta, sapeva che c’erano microfoni o addirittura telecamere. Il suo è un messaggio preciso: mandare una chiara valutazione di Giacomo Salvini, il giornalista; in qualche modo voleva fargliela pagare. Cercare di intimidire chi scrive è una prassi comune di questo governo. Le testate giornalistiche oggi sono molto deboli, mancano soldi e lettori, quindi devono attaccare la singola firma, l’individuo, la possibilità di un’inchiesta o un progetto”. Lo ha detto lo scrittore Roberto Saviano, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, commentando gli insulti che il responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, ha rivolto al cronista de il Fatto Quotidiano, Giacomo Salvinni. “Questo tipo di aggressione significa peggiorare la vita del cronista, isolarlo, in qualche modo additarlo e dire allo stesso tempo che chi si avvicina a lui o lo legge in qualche modo ne pagherà le conseguenze. È una prassi tipica. Nella chat di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sapeva che le sue parole sarebbero potute uscire e infatti dice tutto ciò che vuole che esca, fa una figura migliore di altri”.

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