Trentino Alto Adige/Suedtirol

Sat, l’Assemblea per il “benessere della montagna” – Cronaca



TRENTO. Si è tenuta al Centro Congressi Erickson a Trento l’Assemblea dei delegati della Sat, occasione formale ed istituzionale per presentare la relazione di missione 2024, i conti di bilancio e previsione 2025, interrogarsi sulle linee guida del Sodalizio. In lenta e costante crescita il numero dei soci arrivati a quasi 28.000 iscritti. L’attuazione di una gestione economica attenta da parte di Sat, che ha visto per il Bilancio 2024 un avanzo di esercizio di circa 64.000 euro, permette di programmare interventi a sostegno della riqualificazione dei rifugi e delle attività a carattere sociale e sostenere le Sezioni nelle loro molteplici attività anche di manutenzione della rete sentieristica. Tra le criticità e le sfide da affrontare, a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e della maggiore frequentazione della montagna: gli interventi più frequenti di sistemazione dei sentieri e la manutenzione e la riqualificazione dei rifugi che si trovano ad affrontare una sempre più preoccupante scarsità d’acqua.

Sui rifugi, e in generale sulla frequentazione della montagna, la Sat ha aperto una riflessione sulla necessaria ricerca del “senso del limite”. Di questo si parlerà anche al prossimo 127° Congresso della Sat in programma a San Lorenzo Dorsino in autunno e che avrà per tema “La capacità di carico turistica dei territori montani” da cui uscirà un indirizzo programmatico futuro della Sat. “La Sat – ha detto Cristian Ferrari, presidente della Società degli Alpinisti Tridentini – è una comunità viva, che cammina, si interroga, si rinnova. E come in ogni escursione, serve fiato, passo sicuro, ma anche la capacità di fermarsi ad ammirare il paesaggio, riconoscere la bellezza del cammino e la forza del gruppo. Il primo anno di mandato ci ha permesso di confrontarci con le esigenze di rinnovamento e con il desiderio di continuità. Abbiamo proseguito il lavoro di chi ci ha preceduto, ma non abbiamo avuto paura di aprire anche nuovi percorsi, nella convinzione che l’identità della Sat, pur radicata in oltre 150 anni di storia, si costruisce ogni giorno. Questo significa lavorare per l’inclusività, per il ricambio generazionale, per rafforzare il legame con i giovani e con il territorio, con il mondo della scuola e dell’università, con le istituzioni e con gli altri attori del territorio.  Abbiamo proseguito nelle attività di ascolto delle sezioni, di visita, di attenzione ai bisogni e confronto di esperienze, ma anche proposte per una Sat sempre più dinamica e consapevole del proprio ruolo sociale e culturale nella nostra comunità. Abbiamo accolto istanze che a volte sembrano in tensione, ma che possono convivere, se guidate dalla passione, dalla competenza e da un dialogo autentico”. L’intervento del presidente si è concentrato sulle attività di confronto con le sezioni e di incontro con i soci, sul lavoro del Consiglio Centrale nella scrittura del Documento Programmatico del Sodalizio, nella programmazione dell’attività di sostegno alle sezioni, sui lavori importanti che il Sodalizio sta effettuando sui propri rifugi e sulla rete sentieristica anche grazie alla continua collaborazione ed al sostegno economico della Provincia autonoma di Trento, alle sinergie di collaborazione, sia pubbliche che private, fondate su valori comuni a tutela dell’ambiente, del territorio e della montagna.
 

Gli interventi di saluto

Emozionante il ricordo, con un silenzioso saluto, a Giovanni Andreis, socio della sezione Sat di Cles, recentemente scomparso in montagna. Tra gli interventi: Carlo Alberto Zanella, presidente Cai Alto Adige ha ricordato gli ideali, ma anche i problemi che accomunano le zone di montagna, dalla continua richiesta di ampliamenti delle zone sciabili, al grande traffico sui passi di alta montagna. Zanella ha sottolineato come, nella recente assemblea dei delegati del Cai Alto Adige, il governatore Arno Kompatscher abbia assicurato loro sull’impegno di evitare nuovi impianti di risalita nelle zone più sfruttate del turismo. Georg Simeoni, presidente Avs Alpenverein Südtirol, ha evidenziato la collaborazione tra Sat e Avs nel ricercare soluzioni e proposte condivise per affrontare assieme lo sviluppo del cicloturismo in montagna e la conseguente necessità di gestire la maggiore manutenzione della rete sentieristica e la collaborazione sui sistemi di prenotazione dei rifugi portando l’esperienza di positiva dei visitatori. Walter Cainelli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino si è soffermato sul legame tra Sat e Soccorso, “tutti i membri del Soccorso Alpino sono soci Sat – ha detto Cainelli. – Un altro legame che ci lega profondamente è il concetto di ‘prudenza in montagna’ sul quale stiamo lavorando attraverso un’attività di comunicazione per ridurre gli incidenti in montagna che nel 2014, per la prima volta, si sono ridotti rispetto al trend degli anni precedenti”. Ancora, Mauro Leveghi, presidente del Trento Film Festival ha rammentato che quest’anno è l’anno internazionale per la Protezione dei Ghiacciai, “anche il Trento Film festival, insieme alla SAT, nella prossima edizione di maggio, si dedicherà a questo grande impegno di salvaguardia”.
 

Bilancio e lavoro delle Commissioni tecniche Sat

La vice presidente Cinzia Fedrizzi ha illustrato la relazione di missione 2024 e il conto economico di previsione del 2025. Il bilancio dell’esercizio 2024, chiuso al 31 dicembre, evidenzia un avanzo di esercizio pari a circa 64.000 euro. Un risultato positivo frutto di una gestione attenta e responsabile che consente di programmare, già nel corso dell’anno, interventi a sostegno delle attività a carattere sociale. In particolare, sarà possibile rafforzare il supporto alle attività sezionali, momenti fondamentali di aggregazione e di diffusione dei valori dell’associazione; saranno anche ovviamente mantenuti i contributi alle sezioni per le attività di manutenzione della rete sentieristica, che rappresentano uno dei pilastri dell’operato della Sat sul territorio. Le Commissioni tecniche hanno illustrato le attività svolte, mostrando come l’Associazione sia fortemente attiva sul territorio, e per il territorio, coordinando sul territorio, attività di ricerca, formazione, assistenza e programmazione di eventi ed interventi.

Crescono i tesseramenti. Sempre più interesse per le attività giovanili proposte

La Sat è fatta di volontariato, di passione, di persone. Il numero dei soci Sat è in lenta e costante crescita. Questo trend positivo è un segnale di fiducia e di vitalità. In particolare, è incoraggiante notare l’interesse tra i giovani, che scelgono la Sat come luogo di attività. Tra i dati positivi i diversi gruppi giovani Sat che si stanno formando (come quello della Sezione di Trento, Levico, Riva) che nel 2024 hanno organizzato diverse uscite con un numero di partecipanti importante. In tal senso uno degli obiettivi è quello di rafforzare ulteriormente la possibilità di partecipazione all’attività sociale da parte dei giovani, anche con eventi e attività a loro dedicate.
 

Sostegno alle Sezioni e tra Sezioni

Cosi nella relazione morale il Presidente: “Altra priorità di Sat è il sostegno alle Sezioni che attraversano momenti di difficoltà. Piccole o grandi che siano, ogni sezione è una ricchezza per l’associazione. La sede centrale continuerà a offrire supporto, sicuramente con le attività di sostegno formativo, nel campo della fiscalità, delle assicurazioni sociali, della promozione alla sicurezza nelle attività sezionali. La sede centrale è aperta e disponibile inoltre ad organizzare incontri e momenti formativi su richiesta delle sezioni. In questi momenti diventa fondamentale anche la collaborazione tra sezioni. In particolare, le sezioni più grandi possono diventare un riferimento concreto per supportare quelle più piccole, anche per esempio nella gestione della manutenzione della rete sentieristica che vede spesso alcune sezioni periferiche con un carico di sentieri di svariati Km”. Nel loro intervento le Sezioni (Sat è suddivisa in una rete territoriale di 85 Sezioni) hanno evidenziato la necessità di una continua necessità di centralità dei soci nelle attività sociali; hanno auspicato politiche di sostegno all’attività giovanile e di confronto sulle modifiche statutarie; hanno espresso preoccupazione per il continuo aumento di utilizzo dei bivacchi come strutture non solo di emergenza, e i conseguenti problemi di sovraffollamento e abbandono dei rifiuti in quota.
 

Rifugi e frequentazione della montagna: il senso del limite

“Nella nostra quotidianità associativa – ha specificato Cristian Ferrari – affrontiamo sempre più spesso gli effetti dei cambiamenti climatici. Questi si manifestano con impatti concreti sulla nostra rete sentieristica, che richiede interventi più frequenti sia in chiave di prevenzione che di sistemazione dopo eventi estremi. Anche i rifugi si trovano ad affrontare nuove sfide: la disponibilità idrica, un tempo data per scontata, sta diventando un elemento critico. Per questo è necessario promuovere e attuare strategie efficaci di risparmio e accumulo dell’acqua, una risorsa che non possiamo più considerare illimitata”.

Sui rifugi il Consiglio Centrale di Sat ha aperto una riflessione: è forte la necessità di ricercare un senso del limite alla frequentazione in montagna e all’offerta sul territorio. “Ma sentiamo forte – ha specificato Ferrari – anche la necessità di garantire un presidio di ospitalità. È nostro impegno e dovere garantire riparo a chi arriva e un luogo di lavoro accogliente per i tanti gestori e collaboratori che passano le loro stagioni nelle nostre strutture”. In assemblea è stata ricordata anche la proposta di legge DL 53 sulla disciplina degli impianti a fune e delle piste da sci.
 

Rapporti con Enti Istituzionali

L’assemblea ha ringraziato il consigliere Carlo Ancona per la lunga attività come Consigliere Centrale nel Club Alpino Italiano. Ancona ha quindi passato il testimone al consigliere Massimiliano Corradini della Sat di Rallo per la candidatura al Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo del Cai. In generale è stato sottolineato il ruolo di “vedetta”, attenta e vigile su ciò che accade in montagna e per la montagna che spetta alla Sat. Il presidente Ferrari ha ricordato l’importanza del continuo confronto e lavoro tra il Sodalizio con la Provincia di Trento e le sue strutture operative: il Servizio Turismo, la Protezione Civile, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, il Servizio Geologico, l’Agenzia per la Depurazione. “Con questi interlocutori si sviluppano dialoghi frequenti, che spesso si traducono in sostegni concreti — anche economici — per le numerose attività del Sodalizio. Naturalmente, non mancano momenti in cui le visioni sullo sviluppo della montagna non sono perfettamente allineate. Tuttavia, riteniamo che la nostra storia, il profondo radicamento territoriale e la responsabilità di programmazione in capo all’ente pubblico debbano trovare sempre uno spazio di confronto attivo e rispettoso”.
 

Revisione dello Statuto

Nella precedente Assemblea dei Delegati è stata proposta dalla Sezione di San Lorenzo in Banale una mozione di modifica statutaria relativa all’art. 20 dello Statuto, per una maggior rappresentanza delle periferie nel Consiglio Centrale e quindi una modalità di elezione dei consiglieri a garanzia di una rappresentanza maggiormente territoriale. Il Consiglio centrale ha ascoltato il contributo delle Sezioni e avviato un percorso di revisione che continuerà per tutto il 2025.

Verso il 127° Congresso della Sat
 

In linea con le riflessioni emerse all’interno del Consiglio Centrale, si è scelto di accettare con entusiasmo la proposta avanzata dalla sezione di San Lorenzo in Banale di dedicare il 127° Congresso della Sat al tema di grande attualità e impatto: “La capacità di carico turistica dei territori montani”, intesa come “il numero massimo di persone che possono visitare contemporaneamente una destinazione senza causare la distruzione dell’ambiente fisico, economico e socio-culturale e senza una riduzione inaccettabile della qualità dell’esperienza di visita”. Un importante appuntamento, in programma a San Lorenzo in Banale in autunno, i cui approfondimenti permetteranno al Sodalizio di porre le basi per un proprio indirizzo programmatico futuro. Il Congresso sarà articolato in più giornate di approfondimento, che precederanno la giornata conclusiva, con l’obiettivo di promuovere un confronto ampio, serio e costruttivo su uno dei nodi cruciali del futuro della montagna. C.L.




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