Sardegna

Sardegna, emergenza negli allevamenti: primo caso di dermatite nodulare – Cagliaripad.it

In Sardegna scatta un’allerta sanitaria per il settore zootecnico. Il Centro Studi Agricoli ha lanciato un duro monito dopo la conferma di un sospetto focolaio di Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease) in un allevamento bovino situato nel territorio della Asl di Nuoro.

La malattia virale, altamente contagiosa tra i bovini e trasmessa da insetti vettori come mosche e zanzare, non era mai stata riscontrata prima sull’Isola. Le conseguenze sanitarie ed economiche possono essere devastanti: febbre elevata, noduli cutanei, danni agli organi interni, perdita di fertilità e produttività, abbattimenti forzati e soprattutto restrizioni commerciali sui movimenti degli animali.

La Asl di Nuoro ha immediatamente attivato un protocollo d’emergenza, istituendo una vasta zona soggetta a limitazioni sanitarie che coinvolge 52 comuni distribuiti nei distretti veterinari di Macomer, Nuoro, Siniscola e Sorgono. Qui, le autorità hanno disposto misure straordinarie di sorveglianza, controlli clinici e divieti temporanei di movimentazione dei capi di bestiame.

A scatenare la reazione del presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana, è stata l’assenza di comunicazioni chiare da parte delle istituzioni regionali. “Siamo di fronte a un episodio gravissimo, con il potenziale di distruggere intere aziende bovine sarde” dice Piana. “Come è arrivato questo virus in Sardegna? Sono stati fatti i dovuti controlli su animali in ingresso? Chiediamo immediatamente trasparenza e un piano di azione pubblico e concreto da parte dell’assessorato regionale alla sanità e all’agricoltura. Non è possibile trovarsi impreparati davanti a un rischio noto da anni in Europa. Se il virus si diffonde, i danni ammonteranno a milioni di euro”.

Il Centro Studi ha avanzato precise richieste: un’indagine immediata sulle modalità d’introduzione del virus, un piano straordinario di emergenza con fondi dedicati alle aziende colpite, indennizzi rapidi per gli allevatori, campagne informative capillari e un rafforzamento del controllo nei porti, aeroporti e snodi commerciali della regione.

L’allarme tocca un comparto già messo a dura prova da altre emergenze veterinarie e dal peso della burocrazia. Il rischio, ora, è che l’epidemia possa minacciare la tenuta economica di decine di aziende agricole in Sardegna.

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