Marche

Sant’Elpidio a Mare, don Enzo fa salire i candidati sindaci sull’altare e poi elenca loro le cose da fare


SANT’ELPIDIO A MARE – Chi lo avrebbe detto che il primo faccia a faccia tra i candidati sindaci di Sant’Elpidio a Mare sarebbe avvenuto su un altare? È capitato alla messa della domenica delle Palme. Erano tanti i fedeli, alla Perinsigne Collegiata, per la celebrazione officiata da don Enzo Nicolini.

Il fuori programma

Tra i banchi della chiesa il parroco, scorgendo i volti degli sfidanti per la fascia tricolore, con un fuori programma inatteso ha invitato ad avvicinarsi Gionata Calcinari, Rossano Orsili e Mirco Romanelli. Mancava solo Enrico Piermartiri, che ha partecipato alla messa dell’ora successiva (alle 11,30) perdendo l’attimo fuggente sul palcoscenico improvvisato. A volte il tempismo e tutto. I tre presenti hanno affiancato il sacerdote, che ha rivolto un invito ecumenico. «Al di là delle parti politiche, abitiamo tutti a Sant’Elpidio a Mare e ci teniamo al paese. Auguriamoci che possiate lavorare per il bene della nostra comunità, in un clima di pace e di collaborazione tra tutti».

Il programma elettorale

Ma don Enzo è sempre stato uomo di azione e concretezza, oltre che di liturgia e spiritualità. Nel suo quarto di secolo a Sant’Elpidio a Mare ha realizzato il restauro della Collegiata, il recupero di un edificio in centro, diventato palazzo delle opere parrocchiali e la sede della Caritas. Così, dato che l’accessibilità al centro storico elpidiense è uno dei temi della campagna elettorale, ha rispolverato una proposta che lanciò agli albori del nuovo millennio, al suo arrivo alla parrocchia di Sant’Elpidio abate.

Dall’altare ha quindi dettato alle aspiranti fasce tricolori una sua proposta elettorale «Sono passati 25 anni – ha ricordato il sacerdote – Vedendo questa realtà così vivace e ricca di attività, ma con pochi parcheggi, dissi che sarebbe stata un’ottima cosa realizzare un posteggio fuori dalle mura, sotto lo slargo dei Torrioni, con un ascensore, un sistema di risalita per consentire di arrivare comodamente al centro. È trascorso tanto tempo e le cose sono cambiate, ma penso che sarebbe ancora una soluzione utile».

Un copione alla don Camillo e onorevole Peppone, ma senza le schermaglie. Anzi: «È stata l’occasione per un sorriso e per allentare le tensioni», sottolinea don Enzo. Chissà se i quattro candidati sindaci accoglieranno il suggerimento inserendo l’opera nel programma elettorale. Un perfetto connubio tra potere spirituale e temporale.




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