Sant’Efisio: lo spettacolo della grande processione e tanti pensieri rivolti a Papa Francesco
Sono migliaia le persone che a Cagliari hanno accompagnato quest’oggi le celebrazioni di Sant’Efisio. L’evento, giunto alla 369ª edizione, intreccia fede, storia e spettacolo, con una città in festa tra fedeli e turisti che hanno omaggiato il Martire guerriero. Quest’anno il pellegrinaggio assume un significato ancora più intimo: tanti i pensieri rivolti a Papa Francesco, recentemente scomparso, la cui visita nel capoluogo isolano nel 2013 è ancora viva nei ricordi di moltissimi sardi.
L’INIZIO DEALLA FESTA – Alle 8:15 l’Alter Nos, Marzia Cilloccu, ha preso il suo cavallo e alle 9:20 è arrivata in Municipio, accolta da applausi e commozione per il via ufficiale alla cerimonia. Pochi minuti dopo, nella sala del Consiglio comunale di Palazzo Bacaredda, il sindaco Massimo Zedda le ha conferito le insegne ufficiali e il Toson d’Oro, simbolo del mandato civico che la affianca al Santo durante il pellegrinaggio. “Un pensiero a Papa Francesco – ha detto Zedda – e al suo legame con la Sardegna. Questa è una giornata che unisce i sardi, oltre le appartenenze, nel segno di una fede profonda e radicata”.
LA PROCESSIONE – Poi via alla processione, con il corteo aperto dai suonatori di launeddas di Villaputzu, seguiti dalle tracas, i carri addobbati con fiori e grano. Circa 2.800 le persone in abito tradizionale provenienti da tutta l’Isola, 32 i gruppi di cavalieri, 56 i miliziani in 4 plotoni, e 4 binomi dell’Esercito in uniforme storica. A incorniciare la marcia, il profumo di essenze campestri e l’emozione di chi, ogni anno, rivede la stessa scena come fosse la prima volta. Presente anche la presidente della Regione, Alessandra Todde, alla sua seconda Festa da quando si è insediata nel 2024. Poi l’evento più atteso, con il cocchio di gala e Sant’Efisio che attraversa la città, tra i petali a terra e lo sguardo commosso dei fedeli. La processione si è poi diretta verso Giorgino, prima tappa del lungo cammino che lo condurrà fino a Nora, luogo del martirio. Il rientro nella chiesetta di Stampace è atteso per la notte del 4 maggio.
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