Sant’Efisio a Giorgino, tappa simbolo di umiltà – Cagliaripad.it
Un luogo dove da secoli la festa di Sant’Efisio si ferma per una tappa importantissima. È la piccola corte di Giorgino, dove il Martire compie la sua prima importante sosta durante il viaggio verso Nora. Qui, tra le mura della chiesetta custodita dalla famiglia dei Conti Ballero, si rinnova un rito antichissimo: il cambio d’abito del Santo.
A Giorgino, l’aureola e la palma d’oro vengono sostituite da versioni in argento, i preziosi gioielli vengono riposti, e perfino il sontuoso cocchio barocco lascia spazio al più essenziale “cocchio di campagna”, un carro robusto del Settecento integralmente restaurato dai devoti. Non è solo un gesto simbolico, ma una tradizione radicata che riprende le esigenze pratiche di un tempo, ovvero quella di proteggere gli ori e le vesti preziose del Santo durante il lungo tragitto verso la chiesetta di Nora.
La storia narra che fu il conte Michele Ciarella a consolidare questo rito nel 1816, dopo aver perso in mare la moglie e i figli. Da allora, la promessa di accogliere ogni anno Sant’Efisio a Giorgino è stata mantenuta senza interruzioni dai suoi discendenti, oggi la nota famiglia Ballero.
Nel percorso inverso del Santo, il 4 maggio, tutto torna al suo posto: le vesti, i gioielli, il cocchio sontuoso. Sant’Efisio è pronto a rientrare a Cagliari, accolto da una città che non ha mai smesso di sciogliere il suo voto di gratitudine.
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