Lazio

Sant’Andrea; Lunedì 28 luglio “Summer Test” per la Giornata mondiale dell’Epatite

Summer Test: si chiama così l’iniziativa che l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma ha deciso di organizzare lunedì 28 luglio, in occasione della Giornata mondiale dell’Epatite istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica. Dalle 9 alle 13 il personale sanitario dell’azienda offrirà (nell’area bar dell’ospedale) a cittadini, pazienti e utenti test rapidi per HCV e HBV (epatite C e B), oltre a consulenze e informazioni.

A fine mattinata, presso lo spazio riunioni del primo piano dell’Ospedale, si svolgerà anche un incontro tematico e di approfondimento dal titolo “Hospital hepatitis meeting: obiettivo eradicazione”, al quale partecipano Francesca Milito, Direttore Generale Azienda ospedaliero-universitario Sant’Andrea, Miriam Lichtner, Direttore UOC Malattie Infettive AOU, Bruno Annibale, Direttore UOC Malattie Digestive e del Fegato AOU, Maurizio Simmaco, Responsabile U.O.C. Laboratorio analisi Biochimica Clinica – Diagnostica Molecolare Avanzata AOU e il Prof. Erino Rendina, Preside della Facoltà di medicina e Psicologia e Direttore UOC Chirurgia Toracica AOU.

Summer test si protrarrà fino al 2 agosto con l’offerta dei test per HIV e HCV (presso il Centro Prelievi dell’AUO) e con lo screening “opportunistico”, rivolto a tutti i ricoverati all’interno del nosocomio e anche agli utenti che in quei giorni fanno il prelievo per altri motivi, ai quali sarà proposto di effettuare senza costi il test.

La Giornata Mondiale dell’Epatite vuole essere un’occasione per richiamare l’attenzione sull’importanza dell’informazione e della prevenzione utili a salvare milioni di vite per una malattia troppo spesso trascurata. L’epatite, in particolare quella di tipo B e C, è il più delle volte asintomatica e in molti non sanno di averla. Diventa fondamentale promuovere una diagnosi precoce, ricordando la facilità di effettuare semplici test e incoraggiando prevenzione, vaccinazione e cura”, sottolinea Miriam Lichtner, Direttore delle Malattie Infettive Azienda ospedaliero-universitario Sant’Andrea.

L’epatite virale cronica è un’infiammazione del fegato di origine infettiva, principalmente dovuta a virus come HCV, HBV e HDV. Oggi esistono importanti approcci terapeutici, ma se non trattata con tempestività l’epatite nelle sue forme più gravi può evolversi in complicazioni come la cirrosi, l’insufficienza epatica e il cancro al fegato. L’epatite B (HBV) può essere prevenuta con una vaccinazione offerta da vari anni a tutti i nuovi nati e può essere curata con farmaci specifici, mentre per l’Epatite C (HCV) non c’è un vaccino ma ci sono ormai farmaci molto efficaci che eradicano l’infezione in pochi mesi.

I dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità raccontando che nel mondo ogni 30 secondi una persona muore per una malattia legata ad una delle forme di epatite virale. Le epatiti B e C rappresentano le infezioni più comuni e secondo l’OMS causano 1,3 milioni di morti e 2,2 milioni di nuove infezioni all’anno.

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