Sardegna

Sanità virtuale a Mamone: al via “ScreeniamoCi” per i detenuti tramite Metaverso

NUORO – Il programma di screening dell’epatite C, per prevenire, eliminare ed eradicare il virus, con la ASL di Nuoro capofila, fa tappa nella Casa di Reclusione di Mamone (APPROFONDISCI).

Nella giornata di oggi sono state effettuate le prime visite tramite metaverso. Con l’utilizzo dei visori, il direttore della Struttura Complessa Medicina Generale dell‘Ospedale San Francesco di Nuoro,  Salvatore Zaru, ha incontrato in un “ambulatorio virtuale” i detenuti dell’istituto penitenziario che hanno aderito allo screening dell’epatite C, per ulteriori accertamenti. In tal modo la Piastra Ambulatoriale ospedaliera ha potuto offrire il suo essenziale supporto, tramite all’ innovativo spazio  virtuale ormai collaudato e coordinato da Francesco Tuvoni.

Salvatore Zaru esegue visita e screening

È lo stesso dottor Salvatore Zaru a raccontare il mondo del metaverso, esponendone le criticità e sottolineando l’importanza della valutazione clinica svolta nella prima visita, durante la quale è necessario instaurare un rapporto col paziente e cogliere una serie di aspetti difficilmente ottenibili da un contatto virtuale.

Oltre ai limiti costituiti dalla realtà virtuale immersiva Dott. Zaru evidenzia quanto il Metaverso possa essere vantaggioso per il monitoraggio dei pazienti, riducendo i tempi di attesa e offrendo ad essi un sostegno continuo:

«Il metaverso, può essere uno strumento estremamente efficace per il follow-up in particolare per problematiche epatologiche; la tecnica consente infatti il monitoraggio a distanza con condivisione di dati, immagini, referti e consente di fornire al paziente un supporto continuo. In particolare nei pazienti con malattie croniche o con necessità di controlli frequenti consente di superare problematiche logistiche, ottimizzando i tempi sia del medico che degli stessi pazienti».


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