Sanità, mancano medici e infermieri. Reparti e servizi, la coperta è corta – Cronaca
BOLZANO. La carenza di personale crea difficoltà all’Asl alle prese con una coperta troppo corta. In queste ore l’Azienda sta cercando di scongiurare la chiusura annunciata di cinque posti letto in Pediatria dovuta alla mancanza di infermieri.
In redazione è arrivata poi la protesta di Ardelio Michielli, presidente del Comitato altoatesino della Federazione italiana tennistavolo per gli atleti alle prese con le visite sportive: «L’attesa per un ecocardiogramma a Bolzano non scende mai sotto i sette mesi. Siamo costretti al privato».
In questo caso – dice ancora l’Asl – succede perchè mancano cardiologi. Questioni squisitamente strutturali.
Pediatria, sos infermieri
La Pediatria del San Maurizio sta cercando di evitare la chiusura già annunciata di 5 posti letto su 30. Marianne Siller, direttrice tecnico assistenziale Asl, è all’opera: «Siamo in fase di analisi per fare il punto della situazione. Non abbiamo ancora deciso». Ma la difficoltà resta. E non c’entra il nuovo orario di lavoro degli infermieri che dal primo luglio è sceso a parità di stipendio da 38 a 36 ore la settimana, otto in meno al mese (ricordiamo chi è disposto ad andare oltre le 36 ore, lo può fare e guadagna di più).
Il momentaneo impasse è dovuto a malattie e gravidanze. Il sistema fatica dunque a reggere le assenze impreviste del personale. E in vista delle malattie invernali non è il massimo.
In Alto Adige mancano infatti 123 infermieri e 37 Oss (operatori sociosanitari), per un totale di 160 posti vacanti, dei quali 51,2 pesano su sale operatorie, centrale di sterilizzazione, Terapia intensiva e Anestesia (di questi, all’ospedale di Bolzano risultano vacanti 22 posti da infermieri e 11 posti da Oss). Dati forniti dall’assessore Hubert Messner, in una sua recente risposta a una interrogazione di Franz Ploner (TeamK). Le carenze maggiori si registrano al San Maurizio. A Bolzano risultano vacanti 74,2 posti per infermieri e 1,35 per infermieri pediatrici. A Merano si registrano 34 posti liberi per infermieri e 9,1 per infermieri pediatrici. Negli ospedali di Silandro, Bressanone e Vipiteno, di contro, i posti occupati eccedono quelli previsti (le eccedenze sono intorno alle 6 unità a Silandro e a Bressanone).
A San Candido mancano 9,65 infermieri, a Brunico 6,60. L’ospedale di Merano invece è in sofferenza per quanto riguarda gli Oss (ne mancano 18,7, contro gli 11,85 di Bolzano), e non va tanto meglio a Brunico (9,65 posti liberi) e a San Candido (2,1). Nonostante tutto l’ultimo saldo semestrale di uscite di personale e nuove assunzioni è positivo, con 453 posizioni aggiuntive rispetto alle 335 cessazioni.
Le assunzioni sono state più dei congedi in quasi tutti gli ambiti della Azienda, e a fronte di 82 infermieri che per vari motivi hanno lasciato la sanità pubblica altoatesina ne sono entrati altri 123.
Ecocardiogramma, l’attesa
Ardelio Michielli, presidente del Comitato altoatesino della Federazione italiana tennistavolo, dice che molti atleti quando si sottopongono alla visita medica sportiva ricevono l’attestato solo dietro ulteriori controlli, e tra questi in particolare è spesso richiesto l’ecocardiogramma.
«Purtroppo, ottenuta l’impegnativa, si riscontra dalla centrale di prenotazione il primo posto disponibile a non meno di 7 mesi più tardi, il che significa sospendere l’attività agonistica per tutta la stagione. Per quanto riguarda il mio caso – continua – il primo posto disponibile in tutte le sedi della provincia per l’ecocardio è fissata per il 24 aprile 2026.
Resta la clinica Bonvicini il 23 ottobre 2025 al costo di 130 euro o la Santa Maria, proprio la sede per gli esami della visita medica sportiva, il 21 ottobre 2025 a 152 euro». L’Asl si scusa per i disagi e dice che sia la Medicina dello sport che le Cardiologie sono settori critici in termini di carenza di medici specialisti.
«Le Cardiologie, poi, devono gestire emergenze/urgenze, attivitá ambulatoriale e ricovero/operatorio. Per questo – chiude l’Asl – noi consigliamo fortemente di prenotare la prestazioni di prevenzione in anticipo».