Molise

Sanità, incentivi a chi sceglie di lavorare in Molise: le proposte di Alessandra Salvatore | isNews

Come evitare l’esodo del personale sanitario in una mozione del Pd discussa in Consiglio regionale


CAMPOBASSO. Incentivi per gli operatori sanitari che scelgono di lavorare in Molise, questa la proposta contenuta in una mozione del Pd, prima firmataria la consigliera regionale Alessandra Salvatore.

“La sanità molisana – le parole della dem – può essere molto più attrattiva di così: il rapporto con chi già lavora nelle strutture pubbliche della nostra regione si può consolidare e i concorsi Asrem per reclutare nuovo personale possono calamitare maggiore interesse. Ci sono diverse strategie e forme di finanziamento che si possono utilizzare, ma serve soprattutto la volontà di chi oggi governa, a livello nazionale e regionale”.

 “La mozione – ha detto Salvatore – è frutto, oltre che dello studio dei report dell’Oms, del confronto con chi è impiegato nei reparti ospedalieri: medici, ma anche Oss e infermieri, che ci hanno indicato alcune misure di supporto utili. Il sistema sanitario pubblico fatica a camminare sulle sue gambe se la politica, alla luce di problematiche molto complesse, non interverrà dirottando risorse ed idee dove è più necessario. I reparti sotto pressione sono tanti, il settore dell’emergenza-urgenza ancora di più: i Pronto Soccorso sono al collasso reggendosi – accade ovunque – sui cosiddetti gettonisti, ai quali non si potrà ricorrere in maniera generalizzata dal 1 agosto 2025, come da decreto del 17 giugno 2024.

Tra le proposte contenute nella mozione lavoro politico in Parlamento per rimuovere i tetti di spesa per il personale del Servizio Sanitario Nazionale delle Regioni (del Molise in primis) e per il trattamento accessorio;buste paga più pesanti (con riconoscimenti economici diretti per le prestazioni aggiuntive, su cui applicare una tassazione più favorevole) o rimborso delle addizionali regionali; incentivi (flessibilità dei turni, possibilità di crescita professionale, supporto ed orientamento legale, supporto psicologico, programmi di assistenza sanitaria dedicati); rimborsi di diversa natura (per i canoni di locazione, per l’accensione di mutui, per servizi di assistenza domestica, baby-sitting e/o servizi di trasporto).  

“Tutte misure – ha affermato ancora Alessandra Salvatore – che potrebbero convincere medici, infermieri e operatori socio-sanitari a restare in Molise (e nel sistema sanitario pubblico) per almeno 5 anni, magari agevolando quelli disponibili a lavorare nei Pronto Soccorso. Oggi avremmo potuto fare qualcosa in questa direzione. Dopo le dichiarazioni dell’assessore Iorio, che era d’accordo su gran parte delle misure e ha detto che avrebbe votato la mozione, pur ammettendo le difficoltà e i limiti di una regione che è in piano di rientro ed è anche commissariata, mi aspettavo un voto unanime del Consiglio, che, incredibilmente non è arrivato. Ma la mia delusione – ha concluso – è poca cosa rispetto alle mancanze di questa maggioranza di centrodestra che si è rivelata ancora una volta totalmente inerte a fronte di un problema che è vitale per la sanità regionale e, dunque, dei molisani”.


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