Sanità, in Umbria partita ufficialmente la caccia al nuovo direttore regionale
di Daniele Bovi
È partita ufficialmente la corsa per individuare il successore di Massimo D’Angelo. Tra i piatti forti della seduta della giunta regionale di fine anno c’era infatti anche l’avvio dell’iter che si concluderà con la nomina del nuovo direttore regionale della Sanità. Dalle indiscrezioni emerse nelle ultime settimane il nome potrebbe essere quello di Daniela Donetti, oggi direttrice generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma, che potrebbe quindi prendere il posto di Massimo D’Angelo.
L’avviso Prima però va completato tutto il percorso che prevede in primis la pubblicazione di un avviso attraverso il quale raccogliere le manifestazioni di interesse, che andranno depositate entro il 10 gennaio. La scelta, così come per tutti e cinque i vertici delle Direzioni regionali, va fatta «tra i dirigenti dotati di professionalità adeguata rispetto alle funzioni da svolgere, appartenenti alle amministrazioni delle regioni, dello Stato o di altri enti pubblici, oppure ad aziende private, in possesso di diploma di laurea magistrale e che abbiano ricoperto incarichi di dirigente in settori strategici o di direttore, anche cumulabili, per almeno cinque anni».
USL UMBRIA 1, LA RETROMARCIA SUI DIRETTORI DEI DISTRETTI
L’iter Così come per tutti gli atri direttori, la procedura non porta alla formazione di una graduatoria ed essendo questi dei ruoli di natura strettamente fiduciaria, la scelta viene fatta dalla giunta (e in particolare dalla presidente con un decreto di nomina) senza valutazioni comparative. Per quanto riguarda la tempistica, i direttori scadono con la fine della legislatura: l’esecutivo Proietti avrà ora tre mesi di tempo per le nomine più altri 45 giorni da utilizzare eventualmente come proroga. Nel corso degli ultimi cinque anni, segnati dalla pandemia e da una girandola di avvicendamenti al vertice anche di Usl e aziende ospedaliere, la direzione della sanità regionale è stata affidata a Claudio Dario, Massimo Braganti e infine a D’Angelo. Al di là del nome che sarà scelto, quel che è certo è che si tratta di un ruolo strategico per una presidente che si giocherà molto sul capitolo sanità. Proietti a fine 2024 ha ribadito che entro marzo vorrà abbattere le liste d’attesa, mentre a gennaio si dovrebbe capire se la sanità regionale sarà sottoposta o no a un piano di rientro; un’eventualità che Palazzo Donini teme possa avverarsi per via dei problemi legati ai conti.
REGIONE, NEGLI ULTIMI 5 ANNI LA GIRANDOLA DEI DIRETTORI
Gli altri Dopo quella che si occupa di Sanità e welfare, la giunta dovrà aprire il capitolo relativo anche alle altre quattro Direzioni. Al suo posto dovrebbe restare Luigi Rossetti, “colonna” del Broletto, oggi al vertice della Direzione che si occupa di bilancio, programmazione, cultura e turismo; sostituzione quasi certa per Stefano Nodessi Proietti, direttore dell’area Governo del territorio, ambiente e Protezione civile. In corsa per una conferma invece potrebbe esserci anche Luca Federici, oggi a capo della Direzione Pnrr, risorse umane, patrimonio e riqualificazione urbana. Tra i partenti invece ci sarebbe Michele Michelini, che si occupa della Direzione Sviluppo economico, agricoltura, lavoro, istruzione e Agenda digitale.
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