Molise

Sanità, in scadenza i contratti degli infermieri: i sindacati chiedono la proroga – isNews

L’istanza del Nursind all’Asrem. Lepore: “Il Sistema Sanitario pubblico deve essere tutelato e salvaguardato anche a livello regionale e questo è possibile solo attraverso la valorizzazione delle professionalità e competenze già presenti in azienda”


CAMPOBASSO. Proroga dei contratti agli infermieri: lo chiede con forza il sindacato  Nursind all’Asrem in vista delle prossime scadenze.

“Le notizie che arrivano riguardo l’imminente scadenza dei contratti degli Infermieri in servizio presso le strutture Asrem sono a dir poco preoccupanti – scrive in una nota il segretario regionale Sonia Lepore –  Sembrerebbe che anziché prorogare, l’azienda si stia muovendo per far assumere gli Infermieri con contratto in scadenza, o almeno una parte di essi (come vengono scelti?), da una società esterna, pare la stessa che già fornisce ad Asrem i cosiddetti ‘camminatori’. Contattati telefonicamente, invitati a presentarsi con documenti presso l’Ospedale Cardarelli per firmare non si sa cosa, dopo qualche ora raggiunti da un messaggio che annullava temporaneamente l’incontro.

Ma allora questi Infermieri servono per garantire servizi e non chiuderli? Per far funzionare i reparti? Per evitare chiusure di sale operatorie o dismissione di posti letto? Servono per garantire la rete dell’emergenza-urgenza?

È esattamente così, gli infermieri, come le altre figure contrattualizzate, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia e Ostetriche, a cui la proroga pare già essere stata giustamente garantita, servono per garantire cure e assistenza di qualità all’utenza, per garantire servizi ai cittadini e per evitare doppi e tripli turni che incidono negativamente sulla sicurezza delle cure.  Allora proprio per questo è necessaria la proroga  dei loro contratti così come garantito per le altre figure. Il Sistema Sanitario pubblico deve essere tutelato e salvaguardato anche a livello regionale e questo è possibile solo attraverso la valorizzazione delle professionalità e competenze già presenti in azienda ed in particolare quelle degli Infermieri senza i quali non c’è salute.

L’avviso pubblico dal quale si è attinto il personale infermieristico per i quali ci sono i contratti in scadenza prevedeva la possibilità di proroga fino a 30 mesi”.

Il Nursind ha invitato e diffidato l’azienda a procedere con i rinnovi contrattuali già  a fine novembre “ma alla nostra nota – continua Lepore –  come ormai è pessima abitudine di quest’azienda, non c’è stata alcuna risposta. Nessun dialogo o confronto con le organizzazioni sindacali,  sicuramente non con il Nursind, né formali né informali, per cercare soluzioni condivise che non penalizzino i lavoratori. Non permetteremo che quest’azienda torni agli anni 2004/2005 quando specie nella zona di Termoli il personale che lavorava negli ospedali pubblici veniva assunto tramite un agenzia interinale, e tanto ci sarebbe da dire sul perché, creando enormi discriminazioni tra il personale, determinando demansionamento, sfruttamento ed un deprezzamento della professione infermieristica. Gli Infermieri sono il perno della sanità e meritano rispetto e la giusta considerazione. Chi è artefice di scelte così scellerate? Chi ci deve guadagnare in tutto ciò?

Non si vogliono prorogare i contratti a tempo determinato di 40 infermieri ma intanto si procede ad approvare una graduatoria per assumere a tempo determinato uno ‘specialista della comunicazione istituzionale’. Restiamo basiti. Ci preoccupiamo del contorno ma non abbiamo le basi per far funzionare il sistema. E senza infermieri il Sistema Sanitario non può funzionare.

Si parla di esuberi di personale. Ma davvero ci sono? E dove? E perché il personale non viene ricollocato se davvero ci sono gli esuberi? I reparti, le sale operatorie, l’emergenza-urgenza, i servizi e il territorio piangono la cronica carenza di personale infermieristico, questo è l’unico dato oggettivo. Il Nursind chiede con forza la proroga di tutti i contratti in scadenza perché l’eventuale e inaccettabile decisione di non prorogare, dettata unicamente dalla spasmodica necessità di risparmiare risorse finanziarie, comporterà l’ennesima gravissima disfunzione organizzativa con gravi ripercussioni sui turni di lavoro, sui malcapitati utenti e soprattutto sulla oramai derelitta sanità pubblica del Molise. Il risparmio non può essere fatto solo sugli infermieri, sono altri i tagli da fare. Chiediamo anche l’intervento delle istituzioni regionali affinché siano garantiti i rinnovi dei contratti in scadenza e siano avviate le necessarie procedure per garantire stabilità lavorativa e efficienza del servizio sanitario regionale”.


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