Sanità, Cgil Umbria: apprezzamento per il nuovo Piano regionale ma servono risorse e confronto
La Cgil Umbria ha riunito il proprio Dipartimento sociosanitario per discutere le prime linee guida del nuovo Piano sociosanitario regionale presentato dalla Regione Umbria. Il sindacato esprime «apprezzamento per la riaffermazione del ruolo fondamentale del sistema socio sanitario pubblico e universale» e per «la visione posta a base del piano One Health di promozione della salute attraverso l’azione integrata tra salute, ambiente, welfare, istruzione e mobilità». Secondo la Cgil, «la svolta rappresentata dal progetto di integrazione socio sanitaria» e «il rafforzamento del sistema territoriale per realizzare il modello di presa in carico della persona» rispecchiano «le richieste e la visione del modello sociosanitario che da anni la Cgil sostiene a livello nazionale e territoriale».
Metodo Il sindacato apprezza anche il metodo proposto per la costruzione del Piano: «Comporre il piano con passi concreti, attraverso modelli in costruzione subito messi in campo, permette di riguadagnare il tanto tempo perso negli anni precedenti dove abbiamo assistito a piani sanitari annunciati e mai realizzati». Fondamentale, per la Cgil, è «dare risposte concrete, da subito, per rimettere il sistema sanitario regionale sul giusto binario». «La scadenza di fine anno indicata per la definizione del piano – osserva la Cgil – è positiva ma deve essere tenuto conto del tempo necessario per garantire un’adeguata partecipazione alle scelte. Per questo pensiamo che la data indicata non debba essere perentoria: insomma, fare presto ma fare bene».
Risorse La Cgil sottolinea inoltre l’urgenza di un confronto sindacale serrato su tutte le parti del piano, partendo dalla sanità territoriale: «Il ruolo della sanità territoriale è fondamentale, per questo serve definire e rafforzare il ruolo dei medici di medicina generale, realizzare e dotare delle necessarie professionalità le case della salute e gli ospedali di comunità». Sul fronte delle risorse, il sindacato esprime forte preoccupazione: «Ci preoccupa il sottofinanziamento del fondo sanitario nazionale a opera del governo Meloni che, per la prima volta nella storia, programma di scendere sotto il 6% in rapporto al Pil». Da qui l’appello a «investire in sanità e sostenere il reddito di lavoratori e pensionati contrastando la politica di riarmo» e la richiesta alla Regione Umbria di «impiegare completamente tutte le risorse disponibili del Pnrr e dei fondi di coesione».
Impegno Infine, la Cgil richiama l’attenzione su temi cruciali come le liste d’attesa: «La definizione di un osservatorio è certamente utile per la trasparenza dei dati, ma chiaramente non sufficiente. Queste restano il principale ostacolo all’accesso al Ssr». Altre priorità indicate sono «il rafforzamento e la riqualificazione della rete ospedaliera regionale». «Il nostro impegno – conclude il sindacato – proseguirà sia ai tavoli di confronto istituzionali che con iniziative regionali e territoriali».
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