San Giovanni (Zinni) e il quarto Re Magio
Via la maschera di cartone a coprire la faccia da mago Otelma: le tariffe dei parcheggi aumentano. Senza trucco e senza inganno. Con 19 giorni di anticipo sul calendario, infatti, dall’altare della commissione il vicesindaco e assessore al Bilancio Giovanni Zinni ha celebrato l’epifania del caro-sosta. Costerà di più posteggiare in alcune zone del centro e buona parte delle strisce bianche diventeranno blu. «Le tariffe aumenteranno», ha predicato san Giovanni ai fedeli. Non ci sarebbe niente di male: la giunta ha bisogno di soldi per riparare le strade squarciate dalle buche e le vie di uscita si riducono a una: fare cassa. Ma dove c’è Zinni c’è Marte, a proposito di crateri. Riavvolgiamo il nastro: invece di spiegare una manovra banale ma impopolare, Zinni aveva spiegato a mezza bocca il 18 novembre – in Consiglio Comunale, non dalla grotta di Betlemme – di ammettere i rincari, negandolo il giorno dopo con retromarcia da crash test. Blandendo pure il tribunale virtuale dei social per mettere sul banco degli imputati chi osava parlarne – cioè noi – spacciando per menzogna la linea attribuita – sempre da noi – all’amministrazione e sperando in un nostro passo indietro. Illuso, sgraziato e poco lungimirante. Perché il tempo è galantuomo e c’è sempre un piccolo miracolo, specie a Natale. Così, dopo lunghi giri sulle montagne russe con accenni e smentite, sul filo delle acrobazie concettuali come la grottesca accezione di tariffa media (avete mai sentito un essere vivente che paga il parking con la tariffa media?), Zinni è diventato uno e non più bino. Come quarto dei Re Magi porterà in dono gli aumenti della sosta. Almeno adesso è chiaro a tutti. E, pensate un po’, pure a lui.