San Benedetto, incubo abusi. La bambina di 6 anni non può uscire dall’ospedale: è un luogo sicuro
SAN BENEDETTO C’è attesa per il riscontro probatorio dei Ctu (consulenti tecnici di ufficio) del Tribunale di Ascoli che stanno analizzando i reperti e le analisi concernenti il presunto abuso sulla minore che attualmente si trova ricoverata presso il Madonna del Soccorso. Così come si spera in un provvedimento da parte del Tribunale dei minori di Ancona che possa almeno mettere in sicurezza la piccola, nel frattempo che vengano accertate le responsabilità delle lesioni che ha riportato.
Una vicenda che vede coinvolti sia il Tribunale ascolano che quello dei minori presente nel capoluogo dorico, entrambi coinvolti a seguito delle denunce presentate dalla pediatra della piccola che per prima si è mossa dopo aver constatato le conseguenze dei presunti abusi. Intanto la minore di 6 anni resta ancora in ospedale. Ricovero che a oggi sembra l’unico modo per proteggere la bambina, infatti, se la madre dovesse negare al padre di incontrarla, rischierebbe una denuncia dal momento che non esiste alcun decreto di sospensione degli incontri, allo stesso tempo se dovesse emergere che le violenze arrivano proprio dalla figura paterna rischierebbe comunque di essere denunciata per non aver protetto la figlia. Bambina che, dopo aver dovuto affrontare due accessi al pronto soccorso e un ricovero proprio per le violenze che avrebbe subito, si trova ancora impossibilitata ad andare a scuola e seguire le lezioni come ogni bambina della sua età. I genitori della piccola non convivono ma il padre può incontrarla quando vuole, in passato viste le accuse, c’erano stati anche incontri protetti poi superati dopo il pronunciamento del giudice che aveva definito adeguata la figura del padre a frequentare la piccola. Incontri ripresi lo scorso mese ma in concomitanza sarebbero ripresi i presunti abusi ancora da accertare e soprattutto da definirne il responsabile.