Umbria

Samuele De Paoli, doppio ricorso in Cassazione per la morte del giovane


Eccesso di legittima difesa. Hudson Pinheiro Reis Duarte poteva sottrarsi allo scontro fisico con Samuele De Paoli, poteva scappare. Visto che, la sentenza della Corte d’assise d’appello di Perugia, fissa la dinamica dell’aggressione nella quale il ragazzo è morto, in due momenti: uno nell’auto e uno all’esterno della stessa, dove Pinheiro, conosciuta come Patrizia, è finita nel fosso insieme a Samuele, lottando tra loro finché, stringendo la mano al collo, il 21enne è morto per la pressione, anche se minima, sul nervo vagale, innescando una “reazione” amplificata da alcol e droga che gli era costata la vita. Il procuratore generale Sergio Sottani motiva anche in questo modo il suo ricorso in Cassazione contro l’assoluzione, perché il fatto non costituisce reato, dell’imputata, accusata di omicidio preterintenzionale. Patrizia è stata assolta perché è stata riconosciuta la legittima difesa. E proprio questo riconoscimento viene contestato dal procuratore generale, sostenendo come Pinheiro avesse alternative a continuare a lottare e che se la pressione al collo è stata rapida è perché il ragazzo è morto immediatamente. Ricorso anche da parte di Patrizia, rappresentata dall’avvocato Francesco Gatti e Fabio Basile. I legali chiedono la riforma della sentenza di secondo grado la sussistenza astratta del delitto di omicidio preterintenzionale, “cosa a nostro avviso ingiusta e contraddittoria” spiegano i legali. L’udienza deve essere fissata.

Il fatto

Samuele De Paolis è stato trovato senza vita la mattina del 28 aprile 2021. Secondo quanto ricostruito, dopo aver incontrato degli amici, Samuele si era appartato con Patrizia. I due, nei campi di Sant’Andrea delle Fratte dove si erano recati, avevano iniziato a litigare. Samuele avrebbe aggredito Patrizia che per difendersi aveva stretto una mano al collo di Samuele. L’aggressione, secondo la sentenza di primo grado, era avvenuta in auto. Secondo la sentenza di appello, prima in auto e poi nel fosso dove il corpo era stato ritrovato. A uccidere De Paoli un arresto cardiaco provocato, secondo il medico legale, dalla pressione effettuata sul nervo vagale, involontariamente secondo i giudici, le cui conseguenze erano state amplificate da alcol e droga. L’aggressione risalirebbe alla sera precedente.


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