Samuel Peron e Veera Kinnunen conquistano Malo con “Historia”

Grande serata quella di sabato 2 agosto per la rassegna AMALOFESTIVAL, con la rappresentazione dello spettacolo “Historia. Una storia di migrazione e amorə”, con protagonisti i ballerini Samuel Peron e Veera Kinnunen, la voce di Stefania Caracciolo e un ensemble musicale di altissimo livello.

La cornice prevista per la messa in scena era la monumentale villa Checcozzi dalle Rive con la Corte dei Loschi a Santomio di Malo, ma il maltempo ci ha messo lo zampino, convincendo gli organizzatori – per via delle previsioni che non promettevano nulla di buono – a spostare l’evento all’interno del cinema Aurora. Meno suggestivo – per quanto l’edificio in sé sia davvero accogliente – e più piccolo rispetto alla villa, sia per numero di posti disponibili sia nel senso dello spazio scenico, ma questo non ha scalfito l’entusiasmo del pubblico maladense, che ha riempito ogni spazio, né la magia di uno spettacolo di ottima qualità.
Historia unisce canto, musica e danza in modo originale e coinvolgente dalla prima all’ultima battuta, raccontando una storia ricca di sfumature ambientata a Buenos Aires negli Anni Trenta del secolo scorso. La protagonista, la cui voce narrante fa da collegamento tra un numero musicale e l’altro, è una cantante siciliana che con il suo amato emigra in Argentina in cerca di fortuna. Presto abbandonata dall’uomo, rimane affascinata dall’allora nascente nuovo ritmo del tango, che a Buenos Aires si balla di giorno e di notte nelle milonghe e che è proibito al mondo femminile. Per poter cantare si finge un uomo, esibendosi col nome di Esteban. In questo la trama richiama l’operetta Ballo al Savoy (l’epoca è più o meno la stessa e anche qui c’è una donna che si finge uomo per poter essere presa in considerazione come musicista), ma il tono è ovviamente del tutto diverso, più secco e drammatico: a Buenos Aires non ci sono abiti eleganti e lussi, ma ambienti fumosi, uomini prepotenti ma in fondo sconfitti, donne ammesse nella cerchia maschile solo in qualità di prostitute; ma Historia parla anche di riscatto e consapevolezza, fino alla liberazione finale di quando Esteban scioglie i capelli e mostra a tutti la sua femminilità. Non ci sono amori dichiarati o finali clamorosamente lieti, ma un potente grido di libertà. La trama, semplice ma ben scritta, viene portata in scena da artisti sopraffini: Stefania Caracciolo, cantante dalla voce potente ed eclettica che il pubblico televisivo ha avuto modo di ascoltare in tutte le edizioni del programma di Rai Uno “Ballando con le stelle”, interpreta l’anima ribelle di Esteban, il look maschile smentito dal rossetto sulle labbra che nella penombra nessuno nota, il canto sicuro e avvolgente, la gestualità imperiosa. A fare da cornice musicale, cinque bravissimi professori d’orchestra: Daniele Bocchini (trombone), che è anche l’ideatore dello spettacolo, Marco Postacchini (sax e flauto), che cura anche gli arrangiamenti, Enzo Proietti (pianoforte e fisarmonica), Graziano Brufani (contrabbasso) e Leonardo Ramadori (percussioni). La musica dal vivo fa la differenza nel dare spessore ad ogni scena, nel creare immediata connessione col pubblico, nel rendere completa l’emozione, e c’è da dire che il piccolo cinema Aurora ha restituito un’acustica impeccabile che ha consentito di godere ogni singola nota.
A danzare l’evolversi della storia sono Veera Kinnunen e Samuel Peron, anch’essi noti al grande pubblico per essere maestri del già citato “Ballando Con le Stelle”, che sono ballerini di luminoso talento e intensa espressività. Con i passi del tango, che poi sconfinano nelle movenze sensuali della rumba e in ritmi più veloci come samba, chachacha e paso doble, la coppia fa da quadro vivente della storia di Esteban. La grazia di Veera Kinnunen, l’eleganza di Samuel Peron, l’energia drammatica di certe sequenze e la struggente dolcezza di altre dipingono letteralmente sulla scena sentimenti, sensazioni, sogni e bruschi risvegli. Il pubblico di Malo ha apprezzato tantissimo lo spettacolo, applaudendo a scena aperta la stupenda coppia danzante ma anche i musicisti (ovazione per Enzo Proietti che ha suonato Piazzolla) e naturalmente Stefania Caracciolo, la cui voce davvero mette i brividi.
Al termine, il regista e ideatore dello spettacolo Daniele Bocchini si è soffermato a salutare il pubblico, spiegando come questo spettacolo sia nato da un’idea concretizzata grazie al talento, al grande impegno e all’affiatamento di una compagnia che funziona benissimo sulla scena, e si è visto chiaramente, ma anche dietro le quinte. A intrattenersi con il pubblico anche il ballerino Samuel Peron, che nell’occasione “giocava in casa”, essendo nato in provincia di Vicenza, precisamente a Marostica, benché non capiti molto spesso di vederlo ballare all’ombra dei Berici, e anche per questo c’è da essere grati ad AMALOFESTIVAL. Peron, Kinnunen e Caracciolo hanno poi incontrato il pubblico, lasciandosi abbracciare e posando per decine di foto. Insomma, una serata riuscita e uno spettacolo da vedere e rivedere: “ritornate” si è levata chiara una voce del pubblico durante gli applausi finali. Un appello che ci sentiamo di sottoscrivere in pieno.
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