Samsung sfida TSMC nella corsa ai chip da 2nm
La competizione globale nel settore dei semiconduttori sta entrando in una fase cruciale. Secondo un rapporto diffuso da ZDNET Korea, Samsung sarebbe pronta ad anticipare il suo grande rivale, TSMC, nella produzione dei primi chip a 2 nanometri.
Samsung Foundry, il ramo produttivo dei semiconduttori del colosso sudcoreano, avrebbe accelerato i preparativi per avviare la produzione di massa di chip a 2nm nel proprio stabilimento di Taylor, in Texas, già a partire da gennaio o febbraio del prossimo anno. Un cambiamento di rotta importante, considerando che inizialmente l’impianto era destinato alla produzione su nodo a 4nm.
La decisione di puntare subito sulla tecnologia più avanzata riflette l’aumento della domanda globale di chip di ultima generazione, in particolare per applicazioni legate all’intelligenza artificiale. Nonostante le difficoltà incontrate nei mesi scorsi — tra costi elevati e incertezze sulla domanda reale — Samsung ha ripreso i lavori e sta finalizzando la selezione dei macchinari, con alcuni fornitori già pronti a supportare la produzione a partire dal 2026.
Questo tentativo di accelerazione pone Samsung in diretta concorrenza con TSMC, che resta il leader di mercato e ha già avviato la costruzione di impianti per chip avanzati in Arizona. La vera posta in gioco, però, non è solo chi inizierà prima la produzione, ma chi riuscirà a ottenere i migliori rendimenti produttivi, ovvero la percentuale di chip funzionanti ricavati da ogni wafer di silicio.
Secondo le ultime indiscrezioni, TSMC avrebbe attualmente un vantaggio su questo fronte, con un rendimento stimato intorno al 60%, contro il 40% attribuito a Samsung.
Inoltre, per Samsung questa mossa ha anche una valenza strategica. Installando una linea produttiva di chip all’avanguardia negli Stati Uniti, l’azienda mira a conquistare l’interesse delle grandi società tecnologiche americane, desiderose di rifornirsi localmente in un contesto internazionale reso particolarmente incerto dai dazi americani.
A fare da cornice a questa corsa tecnologica c’è anche l’annuncio ufficiale dell’Exynos 2500, il nuovo SoC di Samsung basato però ancora sul processo produttivo a 3nm. Un chip che potrà fungere da banco di prova per misurare i progressi compiuti dall’azienda nell’ultimo anno in termini di efficienza e resa produttiva, in attesa del debutto vero e proprio dei 2nm.
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