Samsung Galaxy XR: caratteristiche tecniche, prezzo e confronto con Vision Pro
Dopo mesi di attesa, Samsung ha finalmente annunciato Galaxy XR, il visore che segna l’inizio dell’era di Android XR. Con un design innovativo e potenzialità uniche, Galaxy XR non è solo un headset, ma un vero e proprio compagno AI in grado di trasformare come viviamo la tecnologia nel quotidiano. Se stai cercando di capire come questo dispositivo potrà cambiare il tuo modo di lavorare, giocare e scoprire, rimani con noi per scoprire tutte le novità.
Cosa offre Galaxy XR
Il nuovo Galaxy XR segna l’ingresso ufficiale di Samsung nella realtà estesa di nuova generazione, quella inaugurata da Meta Quest e poi consacrata da Vision Pro (ma non dal grande pubblico).
Nato dalla collaborazione con Google e Qualcomm, il visore introduce la piattaforma Android XR, progettata per offrire esperienze immersive integrate con l’intelligenza artificiale Gemini. L’obiettivo è chiaro: portare la potenza dell’ecosistema Android in un dispositivo che unisce lavoro, gioco e scoperta in ambienti virtuali e reali.
A livello tecnico, Galaxy XR mette in campo componenti di fascia alta e una costruzione pensata per il comfort e la precisione del tracciamento. Ecco la scheda tecnica ufficiale:
- Display: Micro-OLED con risoluzione 3.552 × 3.840 pixel per occhio (27 milioni di pixel totali), copertura colore 95% DCI-P3 e refresh fino a 90 Hz
- Campo visivo: 109° orizzontale e 100° verticale
- Processore: Qualcomm Snapdragon XR2+ Gen 2
- Memoria e archiviazione: 16 GB di RAM e 256 GB di storage
- Fotocamere: sensore principale da 6,5 megapixel (18 mm, f/2.0) con supporto alla cattura 3D di foto e video
- Sensori: 2 pass-through ad alta risoluzione, 6 di tracciamento, 4 per il movimento oculare, 5 unità inerziali (IMU), 1 sensore di profondità e 1 flicker sensor
- Sicurezza: riconoscimento dell’iride per sblocco e autenticazione
- Audio: doppi altoparlanti (woofer + tweeter), 6 microfoni con beamforming e supporto Dolby Atmos
- Connettività: Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4
- Batteria: fino a 2 ore di uso generale (2,5 ore di riproduzione video), con possibilità di utilizzo durante la ricarica
- Peso: 545 grammi (più 302 g per il modulo batteria esterno)
Il design è stato curato per ridurre il peso sul viso e migliorare la ventilazione, con una batteria esterna separata e una fascia ergonomica bilanciata.
Interessante anche la scelta di includere un paraluce rimovibile, utile per passare rapidamente da un’esperienza immersiva totale a una più leggera e trasparente.
La scelta di spostare la batteria all’esterno non è casuale: è un compromesso simile a quello visto sull’Apple Vision Pro, che serve anche a rendere il visore più compatto e confortevole.
Entrambi i dispositivi puntano su display micro-OLED ad altissima densità e tracciamento oculare avanzato, ciascuno nel proprio ecosistema: Samsung ha “scelto” (non che ci fossero alternative) Android XR e il supporto a Google Play. Galaxy XR può usare le stesse app e servizi di Android (come YouTube, Maps, Google Photos, Play Store). Quindi chi sviluppa app per Android potrà facilmente adattarle anche all’XR e gli utenti ritroveranno un ambiente familiare.
E ricordiamoci che Galaxy XR è un visore isolato, ma il primo tassello di una famiglia di prodotti compatibili, che in futuro includerà anche occhiali AI e accessori XR sviluppati (anche) da partner esterni.
App Google e Android XR: il futuro dell’ecosistema immersivo
A proposito di Android XR, chiariamo che non si tratta di un semplice “fork” di Android, ma di una versione pensata fin dall’inizio per gestire interazioni multimodali: comandi vocali, movimenti delle mani e tracciamento oculare lavorano insieme per creare un’esperienza fluida e naturale.
Il collante è, ovviamente, Gemini, l’intelligenza artificiale di Google, integrata direttamente a livello di sistema. Gemini riconosce ciò che l’utente guarda o dice, interpreta il contesto e reagisce in tempo reale: può suggerire informazioni su un oggetto inquadrato, riassumere un video su YouTube o guidare l’utente in un ambiente 3D di Google Maps.
Le app Google più importanti sono già pronte: Maps, YouTube, Foto e anche Cerchia e cerca sono ottimizzate per Galaxy XR e utilizzabili senza controller. È un approccio lievemente diverso da quello di Apple, che con visionOS richiede agli sviluppatori un certo lavoro di adattamento: qui le app Android funzionano quasi immediatamente grazie al supporto alle specifiche OpenXR e ai motori Unity e WebXR.
Il chiaro vantaggio è che chi entra nel mondo Galaxy XR non dovrà imparare tutto da capo, ma potrà ritrovare la propria esperienza mobile in uno spazio tridimensionale.
Prezzo e uscita
Samsung Galaxy XR sarà disponibile dal 21 ottobre negli Stati Uniti e dal 22 ottobre in Corea del Sud. Samsung non ha ancora confermato la data di arrivo in Europa, ma è prevedibile che il debutto avvenga nel 2026, o altrimenti sarebbe già stato annunciato.
Negli Stati Uniti il visore costerà 1.799 dollari, una cifra sensibilmente inferiore (quasi la metà) rispetto ai 3.499 dollari dell’Apple Vision Pro. I due dispositivi non giocano dunque nella stessa fascia, ma nella stessa categoria: quella dei visori premium, dove la qualità dell’esperienza conta più del prezzo (perché comunque Galaxy XR non è economico).
Vedremo cosa ne penserà il pubblico, ma qualcosa ci dice che non sia tanto il prezzo a non essere giusto (per quanto, lo ribadiamo, non economico) quanto la tecnologia in sé: l’utente medio non ha bisogno di un simile visore e nessuna azienda, nemmeno Apple, è riuscita ancora a instillare questa necessità nei consumatori.
La prima che ci riuscirà potrebbe rilanciare l’intero settore, viceversa la realtà mista non conoscerà la sua tanto attesa seconda (o terza) giovinezza.
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