Salvatore Turria (Vigili del fuoco) va in pensione
Oggi si chiude un capitolo importante per il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco: dopo oltre tre decenni di servizio, va in pensione uno dei volti più noti e apprezzati della comunicazione istituzionale. Un percorso iniziato sul campo e proseguito, negli ultimi 15 anni, dietro le quinte ma sempre in prima linea, con l’obiettivo di raccontare – con sobrietà e rigore – il lavoro di donne e uomini che ogni giorno rischiano la vita per soccorrere il prossimo.
Con parole colme di gratitudine e emozione, l’ormai ex operatore della comunicazione ha voluto salutare giornalisti e colleghi con cui ha condiviso esperienze, emergenze, momenti drammatici e soddisfazioni. “Fare il Vigile del fuoco – scrive – è più una missione che un lavoro, una scelta di altruismo e dedizione. Sono e rimangono una certezza della nostra società.”
Un ringraziamento speciale Salvatore lo invia a Fabio Dattilo, già Capo del Corpo nazionale, che nei primi anni Duemila gli offrì la possibilità di formarsi nel campo della comunicazione, intuendone il valore strategico. “Perché – ricorda – a volte non basta fare le cose: bisogna anche saperle comunicare.”
Nel suo lungo percorso, ha costruito relazioni di stima e amicizia, con la stampa e all’interno del Corpo, lavorando con autonomia e responsabilità. Oggi lascia “con la giusta malinconia” un incarico vissuto con passione e dedizione. Ma il suo contributo resterà, come le storie che ha contribuito a far conoscere.
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